
di Francesco Bottino
Carugate (Milano) – FNM ha completato la prima delle 5 stazioni di rifornimento stradale che verranno realizzate dalla controllata Milano Serravalle – Milano Tangenziali nell’ambito del progetto SerraH2Valle, finanziato complessivamente con 55,4 milioni di euro tra fondi nazionali (PNRR) e fondi europei del programma CEF Transport Alternative Fuels Infrastructure Facility (AFIF).
L’impianto, ubicato a Carugate Est, sulla tangenziale est di Milano, il primo completato in Lombardia, è stato presentato ufficialmente con un evento a cui hanno preso parte i vertici di FNM e delle controllate, i rappresentanti delle istituzioni locali e del Governo e di numerose imprese a vario titolo attive nella mobilità ad H2, ma non è ancora aperto al pubblico: sarà infatti utilizzabile soltanto a partire dal 1° gennaio 2026, quando saranno state completate e saranno pronte ad aprire anche le altre 4 hydrogen refueling station che Milano Serravalle – Milano Tangenziali sta costruendo (a realizzarle materialmente è CPL Concordia, con il contributo di Simplifhy; ndr) a Carugate, sul lato opposto della tangenziale est rispetto a quella presentata oggi; a Rho, sulla tangenziale ovest; e a Tortona, lungo l’autostrada A7 Milano–Genova, in entrambe le direzioni di marcia.
Come sottolineato durante l’evento dal Presidente del gruppo FNM Andra Gibelli, il progetto SerraH2Valle fa parte di un più ampio impegno dell’azienda pubblica (è controllata da Regione Lombardia) sul fronte dell’idrogeno, di cui fa parte anche il progetto H2iseO per lo sviluppo di una hydrogen valley ferroviaria in Valcamonica.
“Il piano strategico del Gruppo FNM – ha detto Gibelli – fissa importanti obiettivi di efficienza energetica e riduzione delle emissioni, da raggiungere attraverso lo sviluppo di sistemi di mobilità sostenibile. La rete di stazioni di rifornimento stradale a idrogeno, insieme al progetto H2iseO, rappresenta un passo avanti fondamentale in questa direzione, che si affianca alle molte altre azioni che il Gruppo sta portando avanti, come il rinnovo delle flotte e l’impegno nella produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile”.
“Noi crediamo nella decarbonizzazione dei trasporti e nel ruolo dell’idrogeno in questo percorso.
Ci sono tante risorse PNRR ma dobbiamo costruire la filiera. Questa è la prima di 5 installazioni, che sono un elemento centrale di un triangolo costituito da produzione, mezzi e rete di distribuzione” ha aggiunto Elio Catania, Presidente di Milano Serravalle – Milano Tangenziali. “Questa location è strategica, perché è posizionata lungo la rete di corridoi europei TEN-T. È vero che oggi ci sono soltanto 6.000 mezzi a idrogeno circolanti in Europa, ma questo è un mercato generato dall’offerta e dall’innovazione, e noi crediamo che avrà una crescita esponenziale nei prossimi anni. Così come il costo dell’idrogeno, che oggi certamente non è competitivo, scenderà con le economie di scala”.
La situazione continentale – che vede 250 HRS in funzione e altre 200 in fase di realizzazione, concentrate soprattutto in Germania e Francia – è stata tenuta in grande considerazione da FNM nello sviluppo di questo progetto, come ha spiegato il Direttore Strategia e Sviluppo del gruppo Stefano Erba: “Oltre alle due stazioni di Carugate c’è quella di Rho e ci sono i 2 impianti di Tortona, da cui possiamo servire i mezzi, soprattutto pesanti, che vanno e vengono dal porto di Genova, e che si dirigono poi in Svizzera, dove ci sono già altre stazioni funzionanti, oppure verso Brennero e Venezia (anche in questo caso dove ci sono altre HRS attive) o ancora verso la Francia. In qualsiasi direzione un camion stia viaggiando – ha sottolineato il manager di FNM – dopo aver fatto rifornimento in una delle nostre nuove stazioni potrà raggiungere tranquillamente un altro impianto di rifornimento di H2 situato in un Paese confinante con l’Italia”.
Per quanto riguarda nello specifico il nuovo impianto di Carugate Est, il Direttore Tecnico di Milano Serravalle – Milano Tangenziali Giuseppe Colombo ha fornito alcuni dettagli tecnici, spiegando che il sito verrà rifornito di idrogeno tramite carri bombolai, che scaricheranno H2 ad una pressione di 200 atmosfere nell’apposito impianto di compressione, dove la pressione del gas verrà portata fino a 500 o a 1000 atmosfere, per consentire lo stoccaggio. Il rifornimento avverrà invece a 350 bar per i camion e a 700 ber per le auto, ma in tutti i casi l’idrogeno dovrà essere prima raffreddato ad una temperatura di -40 °C, per evitare che si surriscaldi troppo una volta immesso nei serbatoi dei mezzi di trasporto.
L’idrogeno utilizzato per il collaudo dell’impianto di Carugate Est è stato fornito da Sapio, ma per l’H2 necessario all’avvio dell’attività commerciale FNM deve ancora indire una gara tramite cui individuare il fornitore, che dovrà mettere a disposizione dell’azienda idrogeno rinnovabile, come previsto dal PNRR.
In conclusione dell’evento sono intervenuti anche i rappresentanti di alcuni importanti produttori di veicoli tra cui BMW Italia, Daimler Buses Italia, Hyundai, Rampini Carlo e Toyota Motor Italia, che hanno confermato il loro impegno nello sviluppo di una mobilità a idrogeno, come testimoniato anche dai mezzi degli stessi marchi esposti per l’occasione nella nuova stazione di rifornimento di H2 di Carugate Est.
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