
I contratti di sviluppo rappresentano un’importante leva agevolativa per le imprese nei settori industriale, agro-industriale, turistico e ambientale. Gestiti da Invitalia e previsti dal MIMIT, questi strumenti supportano progetti di sviluppo di grandi dimensioni attraverso aiuti di Stato, finanziamenti e contributi per potenziare la competitività produttiva a livello nazionale. Scopriamo insieme le principali caratteristiche di questi contratti e le novità introdotte per il 2025.
Cosa sono i Contratti di Sviluppo
I contratti di sviluppo sono stati introdotti per la prima volta dal Decreto Legge 25 Giugno 2008, n. 112, destinati ai programmi di investimento produttivi di grande rilevanza. Offrono contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per incentivare investimenti che partono da un minimo di 20 milioni di euro, ridotta a 7,5 milioni per specifici settori e aree.
Integrare questi strumenti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ha ulteriormente rafforzato il loro ruolo nello stimolare la competitività economica, con un focus sugli investimenti strategici e sulle Zone Economiche Speciali (ZES).
Novità 2025
Con la Legge di Bilancio 2025, i contratti di sviluppo sono stati potenziati e rifinanziati fino al 2027. Alcune tra le principali novità includono:
- Dal 15 Aprile 2025 è attivo uno sportello dedicato alla transizione verde e digitale, con quasi 498 milioni di euro a disposizione per sostenere innovazioni tecnologiche e la competitività delle imprese.
- Attivazione dei contratti di sviluppo ZES, che sostengono lo sviluppo delle aree del Mezzogiorno con 250 milioni di euro stanziati per progetti industriali e turistici.
- Imminente riapertura dello sportello per la competitività delle catene di approvvigionamento strategiche.
- Prossima riapertura delle domande per i mini contratti di sviluppo, destinati ad investimenti di media dimensione.
Come Presentare Domanda
Le domande per i contratti di sviluppo possono essere presentate online su invitalia.it. Ogni impresa deve registrarsi sulla piattaforma utilizzando SPID, CIE o CNS, e seguire la procedura guidata. Invitalia verifica le domande entro 120 giorni, determinando i contributi più adeguati per ciascun progetto ben valutato.
È fondamentale monitorare le date di apertura e chiusura degli sportelli dedicati, poiché le finestre di finanziamento possono essere periodicamente sospese in attesa di rifinanziamento. Consigliamo di iscriversi alla nostra newsletter per aggiornamenti in tempo reale.
Requisiti e Tipologie di Investimenti
Per ottenere le agevolazioni, i progetti devono dimostrare almeno due dei seguenti requisiti: impatto positivo sull’occupazione, capacità di consolidare o espandere la filiera produttiva, attrazione di investimenti esteri, contributo alla crescita tecnologica o miglioramento ambientale. I contratti di sviluppo offrono supporto finanziario in diverse forme, come finanziamenti agevolati, contributi a spese e interessi.
Spese Ammesse al Finanziamento
I contratti di sviluppo coprono diverse spese a seconda della natura del programma:
- Programmi industriali, turistici e ambientali: ammissibili le spese per terreni, opere murarie, macchinari, attrezzature, e consulenze per le PMI.
- Progetti di ricerca, sviluppo e innovazione: spese per il personale specializzato, attrezzature, consulenze specifiche e materiali di ricerca.
Accordi di Sviluppo
Per programmi di grande scala (spese sopra i 50 milioni di euro), è possibile stipulare un Accordo di sviluppo con Invitalia e il Ministero, accelerando il processo decisionale e garantendo priorità nelle valutazioni. Questi accordi sono riservati a progetti strategici con impatti rilevanti sul sistema produttivo o sull’ambiente.
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