4 Luglio 2025
HCOB PMI®: a giugno l’economia terziaria italiana resta in espansione


A metà anno, il settore terziario in Italia continua a crescere registrando di nuovo un aumento sia della produzione che dei nuovi ordini. Nonostante la leggera perdita di slancio di entrambi gli indicatori, ambedue i tassi di incremento hanno indicato valori superiori alle tendenze. I nuovi ordini totali sono stati frenati dalle deboli esportazioni, con la più rapida riduzione di nuovi ordini esteri in cinque mesi.

Le aziende guardano al futuro positivamente mostrando maggiore fiducia, e assumendo al ritmo più elevato in un anno. Le forti spese salariali, così come l’aumento di quelle energetiche e delle materie prime, hanno però mantenuto storicamente alta la crescita dei costi operativi. Eppure, nonostante sia salita la pressione dei costi, a giugno le aziende si sono mostrate meno aggressive nell’imporre i prezzi al cliente.

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L’Indice HCOB PMI® dell’Attività Terziaria in Italia di giugno si è posizionato su 52.1. Rispetto al valore di maggio di 53.2, il più alto in quasi 12 mesi, l’indice è sceso ai minimi in tre mesi, registrando però un’espansione della produzione dell’attività terziaria italiana lievemente superiore alla media storica.

Ad accrescere i livelli dell’attività hanno contribuito la crescita delle commesse ricevute, il lancio di nuovi servizi e la recente acquisizione di nuovi clienti, come riportato dalle aziende intervistate.

I nuovi ordini totali ricevuti a giugno dalle aziende dei servizi in Italia hanno senza dubbio mostrato di nuovo una crescita, prolungando la tendenza di incremento che si protrae da febbraio scorso. Come per l’attività, anche l’espansione dei nuovi ordini ha perso terreno rispetto a maggio, restando però elevata rispetto all’andamento di lungo termine. Il campione monitorato ha indicato un aumento della domanda di servizi e l’acquisizione di nuovi contratti.

Resta il caso che i nuovi ordini totali hanno continuato a essere sostenuti dalla domanda interna, poiché le vendite di servizi all’estero registrate in quest’ultima indagine sono ulteriormente diminuite. Come riportato dalle aziende monitorate, il ridotto interesse dai principali mercati europei e le difficoltà geopolitiche hanno indebolito ulteriormente la domanda da clienti esteri.

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A giugno le aziende sono rimaste complessivamente fiduciose di un aumento dell’attività nei prossimi 12 mesi rispetto ai livelli attuali. L’introduzione di nuovi clienti e la speranza di un mercato più stabile hanno contribuito ad alimentare aspettative positive. Nonostante l’ottimismo abbia indicato il valore migliore degli ultimi quattro mesi, è però rimasto debole rispetto alla media di lungo termine. A minare la fiducia, le aziende intervistate hanno menzionato principalmente le difficili condizioni economiche e geopolitiche.

Viste le previsioni future positive, le aziende terziarie in Italia hanno continuato ad assumere personale aggiuntivo, in parte per affrontare il maggiore carico di lavoro di giugno. È il quinto mese consecutivo che i livelli occupazionali dei servizi sono in aumento, e quest’ultimo ha indicato il più rapido tasso di espansione in un anno.

Allo stesso tempo, a giugno si è registrato un nuovo calo del volume di commesse in giacenza, ma solo lieve, mostrando che la capacità operativa è stata gestita in modo efficiente.

Le aziende dei servizi in Italia hanno continuato ad affrontare a giugno elevate spese operative, spinte al rialzo dall’aumento dei salari, dell’energia e dei materiali. Il tasso di incremento dei costi è stato elevato e il più forte in tre mesi.

Le aziende del settore terziario italiano, mostrandosi attente agli effetti che un aumento dei prezzi causa sulle vendite, hanno aumentato le tariffe applicate ma in modo meno aggressivo di maggio. Se l’intento di alcune è stato quello di trasferire l’aumento dei costi ai clienti finali, poche altre hanno fatto sconti. Eppure, l’incremento ha mostrato una controtendenza rispetto all’andamento storico che indica tariffe in calo (49.3).

Commento

Nils Müller, Junior Economist presso la Hamburg Commercial Bank AG, ha dichiarato: “A giugno il settore terziario italiano ha mantenuto la sua traiettoria di crescita, anche se più lenta, con l’Indice HCOB PMI del Terziario in rallentamento a 52.1 dal record in quasi un anno di maggio. Se la decelerazione può destare preoccupazioni, le dinamiche sottostanti suggeriscono un settore ancora sostenuto da una resiliente domanda nazionale e da un cauto ottimismo. L’attività economica ed i nuovi ordini continuano a segnare una crescita a tassi superiori agli standard storici, alimentati dal lancio di nuovi servizi e dall’acquisizione di nuovi clienti. Lo slancio si è tuttavia indebolito, indicando un ritmo di ripresa più misurato per la seconda metà dell’anno. L’occupazione si è impennata al tasso più rapido dell’anno, rispecchiando la fiducia che le aziende ripongono su carichi di lavoro sostenuti. Eppure l’ottimismo resta attenuato. Le aspettative future migliorano segnando il valore maggiore in quattro mesi, ma l’ottimismo resta ancora sotto la media di lungo termine a causa delle persistenti incertezze geopolitiche ed economiche. Resta il punto debole degli affari esteri, il cui indice segna la più forte contrazione da gennaio a causa della debole domanda proveniente dai principali mercati europei e le tensioni commerciali globali che continuano a pesare sulle vendite internazionali. La pressione sui costi si intensifica, alimentata dall’aumento dei salari, dei prezzi energetici e delle materie prime. Nonostante ciò, le aziende hanno limitato l’aumento dei prezzi di vendita, saliti in modo più lieve. Questo suggerisce un’azione di bilanciamento strategico, ovvero proteggere i margini senza allontanare i consumatori attenti al prezzo. Guardando ai prossimi mesi, il settore italiano dei servizi appare stabile ma cauto. Con la domanda interna che si mantiene solida ed il miglioramento delle condizioni finanziarie attraverso l’allentamento delle politiche delle BCE, le basi per continuare l’espansione appaiono al loro posto, a meno che non si intensifichino i venti contrari provenienti dall’esterno.”



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