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Donald Trump ha ottenuto giovedì la sua prima vittoria legislativa del secondo mandato con l’approvazione della nuova legge di bilancio da parte del Congresso. Il provvedimento, considerato un pilastro della sua agenda economica, è stato adottato con una maggioranza ridotta sia al Senato che alla Camera, dove la votazione è arrivata al termine di intense trattative e forti pressioni politiche.
L’approvazione del disegno di legge da 869 pagine è stata salutata con entusiasmo dalla Casa Bianca, che ha esultato con un laconico “VITTORIA” pubblicato su X. Per garantire il via libera, Trump ha negoziato personalmente con i parlamentari repubblicani più scettici, arrivando a telefonare fino a tarda notte. Sulla sua piattaforma Truth Social, il presidente ha criticato apertamente i membri del suo stesso partito: “Cosa stanno aspettando i repubblicani??? MAGA non è contento e vi sta costando voti”, ha scritto in caratteri maiuscoli, facendo appello al suo movimento “Make America Great Again”.
Il voto finale, inizialmente previsto per mercoledì, è stato posticipato a causa di un lungo intervento del leader democratico Hakeem Jeffries alla Camera, durato quasi nove ore, con l’intento di ritardare l’approvazione. La legge ha incontrato l’opposizione di diversi esponenti conservatori contrari all’aumento del debito federale, costringendo la leadership repubblicana, con il supporto della Casa Bianca, a una difficile opera di mediazione. Alla fine, solo due deputati del GOP hanno votato contro.
Il disegno di legge prevede il rinnovo degli sgravi fiscali per privati e imprese introdotti nel 2017, la detassazione di mance e straordinari fino al 2028 e un forte incremento dei fondi per difesa e politiche migratorie. Tuttavia, secondo analisi indipendenti, gran parte dei benefici fiscali andrà alle fasce di reddito più alte, mentre potrebbero subire tagli programmi sociali fondamentali come Medicaid e Snap (assistenza alimentare).
Il Congressional Budget Office ha stimato che la nuova legge potrebbe incrementare il debito pubblico di oltre 3.400 miliardi di dollari entro il 2034. L’intera opposizione democratica ha votato contro. Hakeem Jeffries ha definito il provvedimento una “mostruosità ripugnante” che “colpirà le famiglie americane a basso reddito a vantaggio dei più ricchi”.
Gli effetti previsti dagli analisti:
1. Esplosione del debito pubblico
- Stima CBO (Congressional Budget Office): il disegno di legge farà crescere il debito federale di oltre 3.400 miliardi di dollari entro il 2034.
- Effetti:
- Aumento della spesa per interessi (che già nel 2024 ha superato quella per la difesa).
- Rischio di perdita di fiducia nei mercati obbligazionari USA, con rialzi dei tassi sui Treasury.
- Pressione sull’economia reale e sui consumi, a causa di un probabile irrigidimento della politica monetaria da parte della Federal Reserve.
2. Squilibrio fiscale strutturale
- Il piano prevede il rinnovo dei tagli fiscali del 2017 (per lo più a vantaggio di imprese e redditi alti), l’eliminazione delle tasse su mance e straordinari e nuovi fondi alla difesa.
- Questi interventi non sono compensati da nuove entrate, ma da tagli a spesa sociale essenziale: Medicaid, SNAP, incentivi green.
- Si crea così un sistema fiscale regressivo, in cui lo Stato si indebolisce nel lungo termine e diventa meno capace di rispondere a shock futuri (es. crisi, pandemie, guerre).
3. Aumento della disuguaglianza
- Tagli fiscali che favoriscono i più ricchi, riduzione dei programmi di welfare per i più poveri.
- Concentrazione della ricchezza e indebolimento della coesione sociale: elementi che minano la stabilità macroeconomica e riducono la domanda aggregata.
4. Rischio reputazionale e fiducia degli investitori
- Una manovra di bilancio così sbilanciata potrebbe compromettere la credibilità fiscale degli Stati Uniti, anche presso agenzie di rating.
- Il debito USA resta molto richiesto, ma un degrado del rating o turbolenze politiche prolungate potrebbero portare a un aumento del rischio paese percepito, soprattutto in un contesto globale instabile.
- Il dollaro, ancora valuta di riserva globale, potrebbe entrare in pressione se la fiducia viene erosa.
Rischio Civil War? Gli effetti sociali
Conflitto tra classi sociali
- Il principale punto di frizione sarà tra ricchi e poveri. La sensazione che i benefici fiscali vadano quasi esclusivamente alle élite economiche alimenta risentimento tra la classe media e i lavoratori poveri, già in difficoltà per l’aumento del costo della vita.
- Potrebbero emergere proteste, scioperi e manifestazioni, specialmente in contesti urbani dove il disagio è più visibile (es. case popolari, centri di accoglienza, scuole pubbliche sottofinanziate).
Tensioni razziali
- Molti dei tagli previsti colpiscono in modo sproporzionato le comunità afroamericane, ispaniche e native, che fanno maggiore affidamento su programmi come Medicaid, SNAP e sussidi all’abitazione.
- La percezione di una discriminazione strutturale mascherata da riforma economica potrebbe far riemergere movimenti di protesta razziale, come accaduto con Black Lives Matter.
Scontro politico e polarizzazione
- I democratici e l’area progressista interpreteranno la legge come un attacco ideologico allo Stato sociale, un passo verso il “darwinismo economico”.
- Ciò può radicalizzare il dibattito politico, aumentare la polarizzazione tra stati rossi e stati blu, e rafforzare sia l’estrema destra (MAGA) che l’estrema sinistra (come l’ala di Alexandria Ocasio-Cortez).
Rabbia nelle aree rurali e suburbane
- Paradossalmente, molti elettori di Trump delle aree rurali dipendono da programmi federali come SNAP e Medicaid. Quando gli effetti dei tagli saranno tangibili, potrebbe scattare una crisi di fiducia anche tra la sua base elettorale.
- Potrebbero nascere proteste spontanee o disobbedienza civile, soprattutto se la recessione colpirà duramente queste zone.
Proteste studentesche e ambientaliste
- L’eliminazione degli incentivi per le energie rinnovabili e l’aumento della spesa militare a scapito di programmi sociali possono far riesplodere proteste nei campus universitari e da parte dei movimenti ecologisti, femministi e per la giustizia sociale.
- Giovani e studenti potrebbero percepire la manovra come una condanna per il loro futuro.
Mobilitazione sindacale
- Se i lavoratori del settore pubblico o del non-profit (scuole, sanità, assistenza) vedranno peggiorare le loro condizioni, si rischia un aumento di scioperi e tensioni sindacali, anche nei settori privati a basso salario.
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