5 Luglio 2025
Rinunciare alle vacanze 2025 o chiedere un prestito? Questo è il dilemma — idealista/news


L’estate 2025 si preannuncia complessa per milioni di italiani. Tra inflazione, costi elevati e incertezze economiche, il Paese è diviso tra chi è costretto a rinunciare alle ferie e chi, pur di partire, si affida al credito. Secondo i dati di un’indagine commissionata da Facile.it a EMG Different, ben 8,4 milioni di connazionali quest’anno rinunceranno alle vacanze estive, e nella maggior parte dei casi (il 69%) le motivazioni sono di natura economica.

«Pianificare per tempo le vacanze ricorrendo, se necessario, anche a un finanziamento è un modo corretto di gestire il proprio budget familiare», spiegano gli esperti di Facile.it. «Negli ultimi anni, gli italiani hanno maturato un atteggiamento più consapevole verso il credito al consumo, che viene ormai visto come uno strumento di pianificazione e non come un rischio. È però fondamentale affidarsi sempre a canali ufficiali e utilizzare questi strumenti in maniera responsabile per evitare truffe o situazioni di indebitamento critico».

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Quanto costa andare in ferie nel 2025

Una rinuncia che si spiega facilmente guardando ai costi: per una famiglia di tre persone si stimano almeno 3.000 euro solo per coprire le spese di trasporto e alloggio, mentre la spesa media individuale per chi partirà sarà di 918 euro – escludendo quindi vitto, svaghi e altri extra. Una cifra che, per molte famiglie, risulta insostenibile, soprattutto in un contesto di inflazione persistente e redditi stagnanti.

Chi resterà a casa

A rinunciare alle ferie saranno soprattutto gli over 65, in particolare nella fascia tra i 65 e i 74 anni, dove la quota di chi resterà a casa raggiunge il 23%, superando la media nazionale del 19%. Anche a livello geografico emergono differenze significative: i residenti nel Nord Ovest d’Italia sono i più penalizzati, con un tasso di rinuncia anch’esso pari al 23%.

Perché si sceglie di non andare in ferie

Il fattore economico è centrale. Dei 8,4 milioni che resteranno a casa, circa 6 milioni di italiani lo faranno per motivi economici. Tra questi:

  • Il 48% non è riuscito a mettere da parte i soldi necessari a causa dell’aumento generale del costo della vita.
  • Il 20% considera ormai insostenibili i prezzi dei viaggi e delle vacanze.
  • Per 1,5 milioni di persone, un imprevisto economico – spesso legato al lavoro – ha costretto a cancellare i piani.

Altre motivazioni emergono, anche se con numeri inferiori: il 16% ha deciso di spostare le vacanze in un altro periodo dell’anno; il 10% resterà a casa per accudire un animale domestico; e circa 380.000 italiani hanno scelto di non partire per assistere un familiare anziano.

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Boom di prestiti per andare in vacanza

Ma c’è anche chi, pur di non rinunciare al relax estivo, ha scelto di affidarsi al credito al consumo. Nei primi cinque mesi del 2025, secondo le stime di Facile.it e Prestiti.it, sono stati erogati 220 milioni di euro in prestiti personali destinati esclusivamente al finanziamento delle vacanze. In media, ogni richiedente ha ottenuto un prestito di poco più di 5.500 euro, con un piano di rimborso di quattro anni.



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