6 Luglio 2025
Finanziate le dieci startup che hanno risposto al bando comunale per la nuova imprenditoria


Si è concluso il percorso di valutazione delle proposte presentate in risposta al bando per la creazione e lo sviluppo di startup giovanili, promosso dal Comune di Ancona con i Comuni partner di Maiolati Spontini e Sassoferrato. I dieci progetti candidati sono risultati ammissibili e riceveranno un contributo in base ai criteri dell’avviso. L’iniziativa rientra nel progetto StartAn, sostenuto dall’intesa tra ANCI e il Dipartimento per le Politiche Giovanili, con l’obiettivo di incoraggiare la nascita di nuove imprese condotte da giovani under 35 e di rafforzare l’ecosistema locale dell’innovazione, con la partecipazione dei Comuni di Ancona, Maiolati Spontini e Sassoferrato.

Dei dieci progetti finanziati, otto provengono dal territorio di Ancona, uno da Sassoferrato e uno da Maiolati Spontini. Le iniziative riguardano settori molto diversi, ma tutte condividono una visione imprenditoriale orientata alla sostenibilità, all’innovazione e all’impatto sociale.

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Il bando, attivato a marzo 2025, è nato con l’obiettivo di favorire la creazione di nuove imprese da parte di giovani residenti o attivi sul territorio, offrendo un aiuto concreto nella delicata fase dell’avvio. Il fondo complessivo a disposizione ammonta a 78.500 euro.

“L’imprenditoria giovanile– afferma Marco Battino, assessore allo Sviluppo imprenditoriale, all’Università e alle Politiche giovanili – rappresenta un asse strategico per il futuro della città capoluogo e dell’intera provincia. Non si tratta infatti solo di nuove attività economiche, ma di idee che nascono dal territorio e che, se accompagnate nel modo giusto, possono produrre valore diffuso, anche in termini sociali e culturali”.

Le proposte selezionate coprono una gamma ampia di ambiti che vanno dai servizi digitali per il territorio alla promozione di nuove forme di produzione sostenibile, dall’innovazione nel settore agroalimentare a modelli avanzati di mobilità e inclusione, dalla musica, all’istruzione, al benessere animale.

Tra i progetti ammessi al finanziamento c’è quello di Agreste Agriturismo, con sede a Sassoferrato, che propone un piano di sviluppo aziendale per ampliare la gamma di conserve vegetali, migliorare i processi produttivi e offrire servizi di trasformazione conto terzi. Tra gli obiettivi c’è quello di valorizzare la filiera agroalimentare locale attraverso un approccio innovativo e sostenibile.

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Ad Ancona prende forma il progetto District 35, che punta a riconvertire un locale dismesso in uno spazio condiviso e attrezzato per professionisti e giovani attività, rispondendo alla crescente richiesta di luoghi flessibili e accessibili per il lavoro autonomo.

Sempre da Ancona arriva Frengus Srls (che fa capo alla nota ex Pasticceria Franco), che intende avviare una nuova linea di prodotti dolci e salati ispirati alla dieta chetogenica, pensata per un pubblico attento alla salute, offrendo un’evoluzione contemporanea della pasticceria artigianale.

La startup Hom(i)e, fondata da due giovani anconetani under 30, propone una piattaforma integrata di servizi per animali da compagnia, che spaziano dall’alimentazione personalizzata ai servizi domiciliari e all’organizzazione di esperienze dedicate, promuovendo un nuovo approccio al petcare anche in chiave sociale, che coinvolge anche neet e persone anziane.

Navigo, spin off dell’Università Politecnica delle Marche, nasce invece per migliorare la mobilità urbana grazie all’intelligenza artificiale, offrendo strumenti digitali in grado di suggerire in tempo reale agli utenti le soluzioni di viaggio più efficienti, con possibilità di estensione anche al settore della logistica.

Sempre in tema di mobilità, la proposta di OmnIAroad, presentata da una ricercatrice con doppio percorso tra UnivPM e LUISS, mira a realizzare una piattaforma per la mobilità accessibile e sostenibile rivolta a persone con disabilità motorie, combinando tecnologie digitali, ausili elettrici in sharing e servizi collaborativi, con il coinvolgimento attivo degli utenti.

Un altro spin off universitario, Spherecube, prevede lo sviluppo di una stampante 3D innovativa che lavora con vitrimeri: materiali avanzati, riparabili e riciclabili. Il progetto punta a consolidare il ruolo dell’azienda come realtà di riferimento nell’ambito dell’additive manufacturing sostenibile.

Sempre ad Ancona arriva Tunehey, una startup che propone una piattaforma per regalare esperienze musicali digitali personalizzate, combinando brani in streaming, immagini, testi e messaggi vocali per trasformare il gesto del regalo in un’esperienza relazionale e sostenibile.

Tupitago nasce da tre giovani imprenditori e propone una piattaforma digitale per l’apprendimento della matematica e delle discipline scientifiche, rivolta a studenti delle scuole secondarie, basata su intelligenza artificiale, gamification e realtà aumentata per la visualizzazione dei concetti.

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Infine Unizone, studio con sede a Maiolati Spontini, ha l’obiettivo di diventare un riferimento per la comunicazione e il marketing delle attività locali, attraverso l’uso di contenuti video dinamici, automazione digitale e tecniche narrative avanzate.



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