13 Luglio 2025
Abi, Giorgetti sferza le banche: «Tornino al loro ruolo, ora più credito e investimenti»


Il ministro interviene all’Assemblea Abi: situazione migliorata anche grazie all’azione di governo, mi aspetto che ora le banche tornino a fare le banche. Patuelli (Abi): potenziare l’Ires e il Mes diventi un organismo della Bce

«Il governo e il Mef hanno fatto la loro parte quindi mi attenderei che gli istituti di credito approfittino di questo quadro mutato e tornino a fare le banche». Collegato in video, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti interviene all’assemblea annuale dell’Associazione bancaria italiana (Abi) nell’Aula Magna dell’Università Bocconi, e davanti al gotha italiano del mondo del credito e della finanza e subito dopo il discorso di apertura del presidente Abi Antonio Patuelli, lancia il suo inatteso attacco. «Il rafforzamento delle banche – dice – è stato reso possibile anche per l’azione sinergica di interventi legislativi e di sostengo pubblico». Però questo rafforzamento «non si è sempre tradotto in condizioni più favorevoli al credito ma in una riduzione delle erogazioni alle imprese», con prestiti alle aziende ridotti di un terzo dal 2021. Quindi: «L’attività creditizia ha ceduto il passo alla gestione patrimoniale».

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Il credito alle imprese

Dice che «il governo segue con preoccupazione i segnali di contrazione di credito alle imprese», ma anche «se le banche sono troppo distanti dai territori dove queste imprese operano». E spesso «le banche italiane hanno giocato di rimessa attivandosi sulla spinta delle altre banche europee», quando invece «è necessario che siano proattive e sappiano consigliare la propria clientela su come ripartire in modo efficiente i risparmi» e tornare quindi «a fare la banca». Non cita direttamente il caso Unicredit e il golden power esercitato dal governo, però sottolinea: «Il governo non guarda alla nazionalità dei banchieri ma soltanto alla loro capacità a svolgere la loro funzione». E punta anche il dito contro «la debolezza degli investimenti nelle tecnologie del sistema finanziario» citando i dati di Bankitalia – 901 milioni gli investimenti degli istituti per il processo di digitalizzazione nel 2023-2024 -: «Un dato sorprendentemente basso – dice – se confrontato con gli straordinari utili registrati e i dividendi redistribuiti negli ultimi anni».




















































Il sistema

Nel suo intervento, il presidente dell’Abi Patuelli aveva appena ricordato le «profonde crisi» subite da alcune banche e come il sistema fosse in «ripresa», pur ammettendo che «di fronte alle crisi, le banche sono molto esposte». All’Europa Patuelli ha chiesto un ruolo più attivo. Con il Mes ad esempio, «pensato in altre epoche come strumento intergovernativo», ora necessita di «un salto di qualità»: va trasformato «in un organismo della Ue, con le stesse regole di trasparenza della Bce verso il Parlamento Europeo e con finalità più coerenti alle nuove sfide». Patuelli si è poi rivolto alle imprese dicendosi d’accordo con il presidente di Confindustria Emanuele Orsini: «O viene potenziata l’Ires premiale o viene ripristinata l’Ace per patrimonializzare e incrementare gli investimenti delle imprese», perché vanno «favoriti più cospicui e stabili investimenti produttivi del risparmio e degli utili delle imprese». Ma solo «rinnovate garanzie possono incoraggiare nuovi investimenti delle imprese». E in attesa dell’Europa, le politiche nazionali devono «garantire un equo quadro competitivo nell’Unione».

12 luglio 2025 ( modifica il 12 luglio 2025 | 07:14)

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