
Trump annuncia tariffe del 30% per Ue e Messico da 1 agosto
L’Unione Europea ha ricevuto la lettera promessa da Donald Trump. Il presidente americano ha comunicato che imporrà dazi al 30% sulle importazioni europee dal prossimo 1 agosto, per cercare di colmare una relazione commerciale «lontana dall’essere reciproca».
La lettera, indirizzata alla presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, invoca come motivo per i dazi al 30% la disparità del deficit commerciale dovuta a barriere commerciali, tariffarie e non tariffarie. La percentuale è ben al di sopra di quella che la Ue si aspettava, soprattutto dopo che Trump aveva detto che recentemente Bruxelles ha trattato bene gli Usa.
Dazi, Conte: Meloni dilettante, svenduto interesse nazionale
“Sono arrivate le letterine di Trump che preannunciano dazi al 30%. E pensare che Meloni si era candidata a ’pontiera’ per ”zero” dazi, poi aveva detto che andavano bene anche al 10%, con oltre 100mila posti di lavoro a rischio. Una trattativa assurda, da dilettanti”. Lo scrive su X il leader dei 5 stelle, Giuseppe Conte puntando il dito contro “Meloni e soci, fini strateghi che hanno concesso tutto e subito senza ottenere praticamente nulla. Italia e Europa non si sono fatte rispettare, nonostante l’interscambio tra Usa ed Europa sia il più importante al mondo: dovevamo mostrarci compatti, minacciare controdazi, dovevamo rivendicare condizioni migliori, mostrarci risoluti a cercare mercati alternativi. Insomma dovevamo mostrare la schiena dritta. Ma con governanti che svendono l’interesse nazionale per farsi dire ”Brava Giorgia” da Washington e farsi baciare in testa siamo in un vicolo cieco”.
«Dazi secondari a 500% pari a embargo globale a petrolio russo»
Se il presidente degli Stati Uniti Donald Trump adotterà la proposta del Senato di imporre dazi del 500% su tutti i beni provenienti dai paesi che acquistano petrolio russo, l’effetto sarebbe equiparabile a un embargo globale sul petrolio russo. Lo scrive The Times che ricorda che il Senato Usa sta discutendo un disegno di legge bipartisan dei senatori Lindsey Graham e Richard Blumenthal che imporrebbe dazi del 500% su tutti i beni provenienti da paesi che acquistano energia dalla Russia. Si tratta di sanzioni secondarie, rivolte non tanto alla Russia in sé quanto ai suoi migliori clienti: Cina, India e Turchia potrebbero subire gravi conseguenze.
Le restrizioni potrebbero anche porre fine alla “flotta ombra”, ovvero le petroliere che trasportano petrolio russo aggirando le sanzioni. Allo stesso tempo, dazi del 500% sui beni di chi acquista risorse energetiche dal Cremlino possono essere di fatto equiparati a un embargo globale sul petrolio russo, ha dichiarato alla pubblicazione Maximilian Hess dell’Istituto per la Ricerca sulla Politica Estera. Tuttavia, l’esperto dubita che Trump adotterà questa misura, poiché i prezzi del petrolio potrebbero salire a 100 dollari al barile.
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