
Per affrontare le sfide di Taranto servono «un forte senso di responsabilità e di urgenza con un approccio pragmatico, collaborativo e orientato alla sostenibilità, al fine di rilanciare l’economia locale e migliorare la qualità della vita dei cittadini».
È, questo, in estrema sintesi, il pensiero del segretario generale di Confartigianato Taranto, Fabio Paolillo che prendendo spunto dall’insediamento della nuova Giunta comunale sottolinea come, adesso, si apra una fase di pianificazione delle attività e di gestione delle problematiche storiche di Taranto, spesso legate a condizioni sociali ed economiche complesse.
Insomma, sostiene Paolillo, l’Ilva «non è la madre di tutte le battaglie» per cui è opportuno «iniziare subito il confronto anche sulle altre priorità che tengono bloccato lo sviluppo del territorio. L’economia di Taranto – sostiene Paolillo – non può essere ridotta a questa unica realtà. Ci sono altri settori (artigianato, commercio, turismo, blue economy, agricoltura) con potenzialità che vengono trascurate o penalizzate da un modello economico ancora troppo dipendente dall’industria pesante e dalla monocultura industriale» per la quale, comunque, il segretario generale di Confartigianato invoca l’utilizzo «di strumenti finanziari e risorse pubbliche a livello nazionale e regionale per favorire una transizione sostenibile, inclusa la bonifica ambientale, per risanare il territorio e promuovere uno sviluppo più sostenibile e diversificato».
Per Paolillo ci sono priorità strategiche per il rilancio della città che devono passare attraverso l’urbanistica e la rigenerazione urbana. «Urgono – sottolinea a tal riguardo Fabio Paolillo – chiarezza sullo sviluppo urbanistico, con il Pug flessibile e orientato alla rigenerazione, e valorizzazione della Città Vecchia e del Borgo».
Poi c’è tutto il discorso legato al decoro urbano e alla sicurezza per i quali Confartigianato invoca interventi costanti per migliorare l’immagine e la vivibilità delle strade mentre, a proposito di mobilità e parcheggi Paolillo suggerisce una revisione completa «per facilitare l’accesso e la circolazione» mentre sul versante della burocrazia e della fiscalità è necessaria «una riduzione del peso burocratico e revisione delle tariffe, in particolare della Tari, anche alla luce delle recenti iniziative sulla raccolta differenziata».
Quest’ultimo aspetto introduce al discorso legato al sostegno alle imprese, che secondo Paolillo si deve realizzare attraverso «incentivazioni per attività già esistenti e nuove e la revisione del Piano strategico del commercio» non slegato dal contrasto all’illegalità con «interventi più decisi contro le attività abusive nel settore artigianale e commerciale, coinvolgendo le forze di polizia».
E dall’analisi fatta non poteva non mancare il turismo «grande potenzialità – dice Paolillo – da sviluppare attraverso il mare, le città d’arte, i parchi, gli eventi culturali e sportivi, con un’ottica di sistema con altri comuni della provincia. Per questo – conclude Paolillo – è fondamentale un dialogo continuo tra le istituzioni e le rappresentanze delle imprese, evitando riunioni che si concentrino più su interessi individuali o settoriali piuttosto che sul bene comune».
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