14 Luglio 2025
Fondo rigenerazione urbana in GU: cosa prevede


Fondo rigenerazione urbana in Gazzetta Ufficiale: cosa prevede, novità e dotazione economica

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 149 del 30 giugno 2025, il Decreto Omnibus recante il titolo “Disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, nonché interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali”, è entrato in vigore il giorno successivo; al suo interno, 21 articoli che intervengono su vari fronti: lo sviluppo economico, le politiche sociali, le infrastrutture e nuove misure a sostegno degli enti territoriali.

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Un testo complesso e trasversale che sblocca, in totale, 80 milioni di euro ripartiti tra il 2025 e il 2026.

Cosa prevede il nuovo Fondo per la rigenerazione urbana

Elemento centrale del Decreto Omnibus è la creazione di un Fondo nazionale per la rigenerazione urbana, istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con una dotazione iniziale di 80 milioni di euro, da ripartire nel biennio:

  • 50 milioni nel 2025
  • 30 milioni nel 2026

Il Fondo ha lo scopo di sostenere progetti finalizzati alla riduzione del consumo di suolo e all’efficientamento energetico e idrico degli edifici, facendo attenzione alla sostenibilità ambientale.

Cosa prevede il nuovo Fondo per la rigenerazione urbanaCosa prevede il nuovo Fondo per la rigenerazione urbana

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Entro 30 giorni dalla conversione in legge, tramite un provvedimento interministeriale, il MEF insieme ai Ministeri dell’Ambiente, delle Infrastrutture e dell’Interno dovranno definire criteri, modalità di assegnazione, meccanismi di controllo e rendicontazione delle risorse utilizzate.

Oltre a questo stanziamento, si potranno sfruttare anche i Fondi strutturali europei della programmazione 2021-2027.
Lo stesso stanziamento per la rigenerazione urbana è presente anche nel Disegno di legge n. 29/S, all’esame del Senato, e questa “duplicazione” risponde all’esigenza di tempestività: il decreto-legge, infatti, garantisce una tempistica minore per la piena operatività.

Superbonus e misure per il settore turistico

Tra le varie misure contenute nel Decreto, ha grande impatto la proroga del Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2026, circoscritta agli edifici situati nelle aree del Centro Italia colpite dal terremoto nel 2016.

La proroga serve a sostenere la ricostruzione in queste aree e a rilanciare il tessuto economico-sociale, compromesso dagli eventi sismici.

Superbonus e misure per il settore turistico nel nuovo Fondo per la rigenerazione urbanaSuperbonus e misure per il settore turistico nel nuovo Fondo per la rigenerazione urbana

All’articolo 14, invece, il Decreto istituisce un piano straordinario per la realizzazione e il recupero di alloggi a beneficio dei lavoratori del settore turistico e della ristorazione. Si tratta di uno stanziamento di circa 120 milioni di euro, ripartiti in 3 anni, funzionale sia alla costruzione/riqualificazione di alloggi a canoni agevolati sia all’erogazione di sostegni diretti per i canoni di locazione.
L’obiettivo è migliorare la qualità di vita dei lavoratori stagionali, settore particolarmente danneggiato dalla crisi economica.

Fondo per le opere indifferibili e le infrastrutture strategiche

Il testo amplia il perimetro d’azione del Fondo per l’avvio di opere indifferibili. In particolare, all’articolo 1, viene autorizzato l’utilizzo di tali risorse per finanziare interventi esclusi dai fondi del PNRR, a condizione che i relativi appalti siano stati aggiudicati non oltre il 31 dicembre 2025. Con questa disposizione si evita il blocco delle opere già pianificate.

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Inoltre vengono introdotte nuove disposizioni per rafforzare le infrastrutture nazionali, con un focus particolare sull’edilizia penitenziaria, agli interventi per il Giubileo dei Giovani e i programmi di rigenerazione urbana.

La reazione dell’ANCE

L’ANCE ha espresso un giudizio complessivamente positivo sul nuovo Fondo nazionale per la rigenerazione urbana, e, in generale sul Decreto Omnibus.

Secondo la presidente Federica Brancaccio, si tratta di un segnale concreto per avviare politiche strutturate di riqualificazione delle città, con l’auspicio che il fondo venga potenziato nei prossimi anni.

Parere positivo anche per il ripristino dei fondi per la manutenzione delle strade provinciali, le misure per la ricostruzione post-sisma e la proroga del Superbonus 110% nelle Regioni del Centro Italia colpite dal terremoto (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria).

Tuttavia ci sono delle criticità, ad esempio il fatto che vengano esclusi i contratti Foi dall’aggiornamento prezzi durante l’esecuzione dei lavori, scelta che sta penalizzando migliaia di cantieri e imprese. L’Associazione ha chiesto un chiarimento normativo per consentire l‘adeguamento dei prezzi anche a questa tipologia di contratti.

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