14 Luglio 2025
L’AI come motore di sviluppo, imprese e ricerca insieme a Milano – Scienza


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L’intelligenza artificiale può diventare un motore di sviluppo tecnologico per il Paese ma bisogna insistere su tecnologie che siano sempre più sostenibili e aperte a tutti. Al Politecnico di Milano la Fondazione Fair ha organizzato l’evento ‘L’ecosistema di FAIR: l’AI tra ricerca e impresa’ proprio per stimolare la collaborazione tra enti di ricerca e aziende. L’obiettivo della giornata era anche quello di raccontare l’impatto reale dei progetti sviluppati all’interno del più grande ecosistema italiano dedicato all’intelligenza artificiale. “Fair è un progetto di partenariato esteso del Pnnr che si occupa degli aspetti fondazionali dell’intelligenza artificiale – spiega Marta Rapallini, program manager della Fondazione Fair -. Abbiamo cominciato questa avventura in 25. Con i vincitori dei nostri bandi a cascata l’ecosistema del partenariato Fair si è ampliato ed è arrivato a 136 membri, di cui 53 università ed enti di ricerca e 83 imprese”. L’intelligenza artificiale “è uno dei settori più in ascesa dal punto di vista economico e fortunatamente l’Italia sta seguendo i trend internazionali. Oggi la sfida è avere una nuova AI, sicuramente più sostenibile e più affidabile ma anche meno costosa e maggiormente valida dal punto di vista etico” aggiunge Giuseppe De Pietro, presidente della Fondazione Fair. Dopo la sessione mattutina, nel pomeriggio è stata la volta di un talk show in diretta su ANSA.it, moderato da Alessio Jacona (Osservatorio IA ANSA), con ospiti del mondo accademico, industriale e istituzionale che hanno dialogato sul futuro dell’AI in Italia anche alla luce delle sfide del Pnrr, tra cui Marco Varone, Cto e fondatore di Expert.ai, Barbara Alicino, head of center of excellence R&D Bari di Lutech e Sonia Colombo Serra, digital healt R&D manager for MR di Bracco Imaging. Attraverso lo strumento dei bandi a cascata, Fair finanzia progetti congiunti tra i soggetti di ricerca pubblica che fanno parte della Fondazione e aziende private per stimolare la collaborazione tra ricerca e impresa. Diverse di queste aziende hanno esposto i loro progetti durante l’evento al Politecnico. Come quello di DeepTrace Technologies, che permette ai medici e ai centri di ricerca di costruire e addestrare e poi utilizzare il proprio modello di Ai in maniera autonoma e tenendo conto della privacy. O come quello di FifthIngenium che vuole supportare gli operatori sul campo, specie nel settore industriale, sia con comandi vocali di Ai sia con occhiali di realtà aumentata con cui visualizzare le istruzioni davanti a loro. “A breve – commenta il ceo di FifthIngenium Matteo Valoriani – inizieremo le sperimentazioni sul campo per testare feedback e reazioni, i primi risultati sono molto positivi e stiamo continuando ad integrare funzionalità”.

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