15 Luglio 2025
Start Cup Puglia, ecosistema di innovazione e imprenditorialità per il futuro della regione


In un’epoca in cui l’innovazione rappresenta la vera frontiera della crescita economica e sociale, la Puglia si è ritagliata uno spazio sempre più rilevante nel panorama nazionale. Oggi, secondo i dati del Registro Imprese, la regione conta 574 startup innovative, una evidenza molto significativa se si tiene conto  che  solo nel 2007 si registrava un numero limitato di Spin-Off universitarie. “Quando ARTI ha avviato le sue attività, il nostro ecosistema era ancora acerbo. Oggi è maturato e si sta strutturando sempre di più,” racconta Stefano Marastoni, responsabile dell’Area “Potenziamento del Sistema Innovativo Regionale (SIR) e Innovazione nelle Imprese di ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia, il Trasferimento tecnologico e l’Innovazione della Puglia e direttore della Start Cup Puglia, il Premio regionale per l’Innovazione.

“Non è soltanto una questione di numerosità: il 56,5% delle startup pugliesi opera con un elevato contenuto di innovazione, mentre il 19% adotta strumenti di tutela della proprietà intellettuale. Numeri superiori alla media nazionale e sensibilmente al di sopra di quella del Mezzogiorno. “Questi dati dimostrano che la qualità dell’innovazione in Puglia è elevata,” sottolinea Marastoni, “ma se guardiamo ad altri indicatori, come il capitale umano qualificato, emergono margini di miglioramento”.

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Nel ciclo di programmazione 2014-2020, la Regione Puglia ha attivato misure pubbliche capaci di generare un effetto leva pari a 8,2 miliardi di euro, di cui 1,7 miliardi investiti in ricerca e innovazione. Una strategia articolata, con bandi e incentivi pensati per ogni fase del ciclo di vita delle imprese innovative. “Questo ha permesso di ridurre il gap di competenze e finanza, ma oggi la sfida è spingere ulteriormente sulla cultura imprenditoriale”, afferma il direttore. “Le competenze tecniche ci sono, ma dobbiamo ancora lavorare sulla consapevolezza manageriale e sulla capacità di leggere i mercati”.

L’accompagnamento come leva culturale

La Start Cup Puglia non è solo una competizione, ma una palestra formativa. Il suo valore aggiunto risiede proprio nel percorso di accompagnamento che precede la selezione finale. “All’inizio i coach di ARTI aiutano i team a riflettere in modo critico sui loro progetti” – spiega Marastoni. “Li sproniamo a individuare debolezze, incoerenze, carenza di evidenze di validità. Non basta sostenere di avere una buona idea: bisogna saperla raccontare, misurare e validare”.

È qui che entra in gioco l’approccio metodico promosso dalla competizione: modelli di business ben articolati, metriche per valutare il vantaggio competitivo, attenzione al posizionamento sul mercato. Dopo la prima fase di selezione, i progetti migliori – solitamente tra 8 e 12 – accedono al Boot Camp, una fase intensiva dove i team sono affiancati nuovamente da coach esperti.

Durante il Boot Camp si riscrive il business model, si affina la proposta, si costruisce un pitch efficace, capace di parlare non solo alla giuria della competizione, ma anche a potenziali partner industriali, finanziatori e stakeholder. “Noi li prepariamo ad affacciarsi davvero al mercato. La nostra missione è rendere le startup pugliesi protagoniste della trasformazione del sistema produttivo regionale”, sottolinea Marastoni.

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Sfide da affrontare, opportunità da cogliere

L’innovazione, per quanto fertile, non è immune da ostacoli. Marastoni è molto chiaro sulle sfide più frequenti: “Le difficoltà maggiori che riscontriamo – prosegue – riguardano il mindset imprenditoriale. Molti team faticano a trasformare i loro prototipi in prodotti scalabili. Manca, in certi casi, la propensione all’internazionalizzazione e la capacità di stringere alleanze strategiche”.

Un altro nodo critico è la sottorappresentazione della componente femminile nei team imprenditoriali. Nonostante i ripetuti inviti all’inclusione, le donne continuano ad avere un ruolo marginale nella compagine fondativa delle startup pugliesi. “È un tema culturale e strutturale spiega Marastoni – noi cerchiamo di contrastarlo con premi specifici e criteri che valorizzino la diversità”.

Ma lo scenario non è privo di luce. Al contrario. Ci sono comparti industriali che stanno registrando uno slancio particolarmente interessante. “Il settore Cleantech & Energy – aggiunge il direttore della Start Cup Puglia – è in testa, con innovazioni legate all’economia circolare, alle energie rinnovabili, all’agritech avanzato. Ma vediamo segnali incoraggianti anche nell’Advanced Manufacturing, nella robotica, nella cybersecurity e nella salute digitale”. Questi settori sono perfettamente allineati con la Strategia regionale di specializzazione intelligente, che individua le aree su cui concentrare investimenti pubblici e privati per valorizzare le eccellenze territoriali.

Capitale umano, internazionalizzazione e visione strategica

Lo sviluppo dell’ecosistema innovativo non si costruisce solo con incentivi economici. Serve una visione, e serve investire nel lungo periodo. “La nostra linea strategica si basa su tre pilastri: misure strutturali, formazione del capitale umano e strumenti finanziari adatti alla fase di crescita delle startup”, afferma Marastoni.

Tra gli strumenti chiave c’è Equity Puglia, un fondo pensato per colmare il cosiddetto equity gap, ovvero la difficoltà delle startup a ottenere finanziamenti nelle prime fasi. Accanto a questo, ARTI punta molto su piattaforme di open innovation e modelli di corporate venture, capaci di mettere in relazione le startup con i grandi attori industriali.

“Vogliamo accompagnare i team anche oltre la fase iniziale. Per questo puntiamo su iniziative che rafforzino il Proof of Concept e portino i progetti da un TRL (Technology Readiness Level) basso a un livello 9, pronto per il mercato”, spiega il direttore. L’ambizione, oggi, è fare della Puglia un Polo mediterraneo dell’innovazione, capace di attrarre competenze e capitali, ma anche di trasformare la conoscenza scientifica in valore economico e sociale di lungo termine.

Design e ricerca: le novità del 2025

Tra le innovazioni dell’edizione 2025 della Start Cup spiccano due menzioni speciali. La prima è dedicata al miglior progetto di design: “Il design non è solo estetica. È funzionalità, usabilità, accessibilità. È un driver fondamentale per l’innovazione incrementale” afferma Marastoni. La seconda menzione va all’università o all’ente pubblico di ricerca che si dimostrerà più imprenditoriale, sponsorizzando e firmando il maggior numero di lettere di endorsement per i progetti candidati.

Il percorso di accompagnamento quest’anno inoltre si arricchisce anche di nuove aree formative gratuite: tutela della proprietà intellettuale; educazione finanziaria, e comprensione dei criteri di valutazione degli investitori pubblici, con il supporto tecnico di Invitalia. “Queste novità rappresentano un salto di qualità”, conclude Marastoni. “Non offriamo solo un premio. Offriamo strumenti, competenze e visione. Perché ogni idea ha bisogno di una solida infrastruttura per diventare impresa.”

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Tutte le informazioni per partecipare e i materiali utili sono disponibili su www.startcup.puglia.it.

Start Cup Puglia è organizzata da ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia, il Trasferimento tecnologico e l’Innovazione, in collaborazione con Regione Puglia, Comitato dei Promotori e PNI – Premio Nazionale per l’Innovazione.



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