8 Maggio 2025
Investire sull’educazione per “rigenerare civitas prima che urbs”


Col libro “Il laboratorio della città nuova: FOQUS nei Quartieri SpagnoliRenato Quaglia racconta il percorso decennale di una trasformazione urbana che ha il sapore di un’epopea.

L’autore, oltre a dirigere la Fondazione FOQUS, è analista OCSE per programmi di rigenerazione urbana e project manager del Future Forum; è stato direttore organizzativo della Biennale di Venezia dal 1998 al 2007 e consulente per progetti di formazione e di sviluppo nelle Regioni del Sud Italia e per organizzazioni internazionali.

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

Il libro, pubblicato lo scorso marzo da Rubbettino editore, con prefazione di Roberto Saviano, descrive l’ambizioso cammino di reinterpretazione di uno dei contesti sociali più densi e sfidanti di Napoli.

Il racconto, permeato da un linguaggio del fare, si articola in tre movimenti: l’analisi della situazione in cui il percorso di rigenerazione urbana a base culturale si inserisce; la presentazione di una serie di spunti di metodo per “insediare nuove attività e servizi in un quartiere ad alta fragilità” e “diventare comunità di luogo”; la critica costruttiva al modello di distribuzione delle risorse filantropiche in Italia, che finisce per penalizzare il sud e condanna gli operatori territoriali a competere fra loro per realizzare politiche di welfare decise altrove.

Quaglia, che ha avviato questa iniziativa nel 2013, sceglie di raccontarne le tappe attraverso i suoi “progressi e successi, ma anche errori e difficoltà”, testimoniando un’enfasi sulle azioni reali e sulle loro conseguenze, mossa dal desiderio di produrre impatto e migliorare le sorti della comunità.

IL PROGETTO FOQUS: UN COMMUNITY HUB CHE CONTRASTA LA POVERTÀ EDUCATIVA

FOQUS ha preso forma in una delle aree più emblematiche e fragili della città metropolitana, diventando progressivamente punto di riferimento e spazio di sperimentazione continua, mettendo al centro la promozione di processi inclusivi di sviluppo locale e mobilità sociale.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Il progetto è nato come un’iniziativa scolastica che si è rapidamente evoluta in un laboratorio di trasformazione sociale. L’obiettivo principale perseguito è la lotta alla povertà educativa con lo scopo di ridurre i tassi di abbandono scolastico.

FOQUS mirava a creare un cambiamento a lungo termine investendo in asili nido, scuole primarie e secondarie, con metodologie didattiche innovative, responsabilizzando le persone e promuovendo opportunità per le generazioni future.

La motivazione di fondo era affrontare le terribili condizioni sociali ed economiche in aree emarginate come i Quartieri Spagnoli, tra cui gli alti tassi di abbandono scolastico, la povertà e l’influenza della criminalità organizzata.

L’URGENZA DI AFFRONTARE UNA “EMERGENZA GENERAZIONALE”

L’aumento della violenza giovanile e le questioni profonde che affliggevano le giovani generazioni sottolineavano l’urgenza della situazione. Quaglia menziona Eugenia Carfora, la “coraggiosa preside dell’Istituto Tecnico Alberghiero di Caivano, nella periferia di Napoli, premiata nel 2020 come «dirigente dell’anno» per aver abbattuto i dati di dispersione scolastica, dal 45% al 16%, tra i suoi 400 studenti iscritti. Interpellata dal Corriere della Sera nel luglio del 2023, nei giorni immediatamente seguenti la scoperta a Caivano dei ripetuti stupri subiti da due bambine, da parte di un gruppo di minori, rispondeva: «Questi ragazzi non hanno molti anni per salvarsi, vengono subito attratti o dall’altro Stato, quello violento, o dagli altri sistemi formativi, quelli dei corsi professionali per estetiste e parrucchiere. Le alternative dobbiamo costruirle ora. E per favore, basta con i grandi progetti. Ne ho visti troppi, mai nati, mai finiti o finiti male. Come il Centro sportivo Delphinia.»

Il progetto – sottolinea Saviano – ambiva a essere un “piccolo grande miracolo” che “opera esattamente dove e come serve, con ragazze e ragazzi, giovani donne e uomini”, investendo sulla loro formazione e creando nuova occupazione e nuove imprese.

ELEMENTI DI INNOVATIVITÀ

A differenza di esperienze europee di rigenerazione urbana più note come il quartiere Bijlmermeer di Amsterdam, Quartier21 di Vienna o Centquatre di Parigi, tutte promosse da iniziativa pubblica locale o governativa, FOQUS è promosso e realizzato interamente su iniziativa e con risorse private.

FOQUS costituisce un cluster non monotematico ma diversificato di circa venti imprese culturali, educative e creative.

Improntato a un approccio globale alla cura, si rivolge alla cura della persona dai primissimi anni di vita all’età adulta, nel percorso formativo come in quello dei servizi.

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

La natura sperimentale del progetto traspare anche dalle numerose iniziative che sono state ideate e pianificate ma alla fine non realizzate, come le botteghe artigiane. L’autore rimarca: “Non abbiamo mai considerato sconfitte i tanti progetti irrealizzati e incompiuti. Il programma di rigenerazione è cresciuto anche grazie ai fallimenti, le rinunce, gli insuccessi”.

Questa accettazione del fallimento come opportunità di apprendimento è un aspetto cruciale del processo iterativo e sperimentale impiegato da FOQUS. Di fondamentale importanza è l’atto di fermarsi regolarmente dopo una crisi o una battuta d’arresto per “riflettere e ricominciare, adeguando metodi, obiettivi e strumenti”.

VUOTO A RENDERE: UN MODO PER TENERE INSIEME PASSATO E FUTURO

Il progetto ha comportato la trasformazione di un ex istituto religioso in disuso nei Quartieri Spagnoli in un laboratorio di buone pratiche. Questo atto di “riempire il vuoto, di nuovo”, riutilizzare un edificio abbandonato, è stato un passo fondamentale, il successo dell’iniziativa è stato determinato dalla scelta di concentrarsi sul capitale sociale e sul coinvolgimento della comunità, come dimostrano gli esempi seguenti.

Il centro diurno Argo, parte del progetto FOQUS, è dedicato a bambini, giovani e adulti con disabilità cognitive. Almeno il 50% degli “Argonauti” risiede nei Quartieri Spagnoli. Gli Argonauti partecipano a laboratori quotidiani che riguardano diverse abilità come la cucina, la falegnameria, la musica, le arti circensi, la fotografia e lo sport. Queste attività hanno lo scopo di sostenerli, accompagnarli e integrarli nella comunità, favorendo l’autonomia personale e le competenze preprofessionali. Sono diventati una presenza costante, visibile e operosa all’interno della comunità FOQUS e sono stati coinvolti anche in progetti che vanno oltre FOQUS, come il lavoro nelle mense scolastiche dei Quartieri Spagnoli, andando così a tessere relazioni che rinforzano la coesione sociale.

Sviluppato nel 2017 con neuropsichiatri, psicologi e architetti per garantire l’accessibilità a tutti, il sistema di “segnaletica aumentativa” utilizza diversi codici linguistici (ad esempio, nomi scritti e pittogrammi) per identificare gli spazi, rivolgendosi a persone con diverse abilità.

A partire dal 2019, il progetto “Le donne dei quartieri spagnoli” ha permesso alle donne di condividere le tradizioni alimentari tipiche delle loro comunità di provenienza, utilizzando la preparazione e lo scambio di usanze culinarie come strumento per il confronto culturale e l’incontro tra donne che vivevano nella stessa zona ma non avevano mai interagito prima. Anche così FOQUS coltiva la “mixité“, creando deliberatamente spazi e iniziative che attraggono persone di diversa estrazione sociale per favorire la condivisione di idee, risorse e opportunità.

FOQUS ha anche cercato attivamente collaborazioni con altre organizzazioni, aziende e individui, sfruttando le rispettive competenze e risorse, come “Dalla Parte Dei Bambini” e l’Accademia di Belle Arti.

Prestito personale

Delibera veloce

 

DA ENTI DI EROGAZIONE A PARTNER PER CO-PROGETTARE IL CAMBIAMENTO

La dinamica del progetto è stata supportato da investimenti sociali mirati che ne hanno rafforzato autonomia e potenzialità. Attraverso un percorso di avvicinamento “progressivo, lento, consapevole” tra Bolton Hope Foundation (BHF) e Fondazione FOQUS, è nato il progetto EduQa, la scuola a vocazione ambientale promossa da FOQUS e dalle scuole «Dalla Parte Dei Bambini» nei Quartieri Spagnoli di Napoli.

Il finanziamento garantito dalla fondazione guidata da Marina Nissim copre un periodo di dieci anni, per un importo di alcuni milioni di euro.

Una volta dimostrata la sostenibilità dell’iniziativa dopo una fase di approfondimento e affiancamento durata un paio di anni, “BHF ha deciso che avrebbe condiviso il progetto di istituzione di un nuovo ciclo educativo, dentro a un antico edificio che sarebbe stato restaurato, ospitando servizi educativi dal nido alle secondarie di primo grado, per 500 bambini e ragazzi, con percentuali di gratuità e sostegno alle famiglie deboli, centrato su nuove competenze ambientali di cui dotare insegnanti, educatori, insieme a spazi dedicati alla didattica ambientale”.

Un’esperienza che testimonia l’opportunità di un modello di filantropia basata sulla fiducia in cui gli enti erogatori si trasformino da decisori che assegnano servizi a bando a facilitatori capaci di co-progettare per ampliare l’impatto delle iniziative di welfare di comunità.

Quaglia segnala inoltre il potenziale ancora largamente inespresso della finanza sociale in Italia: “l’orizzonte dell’economia civile e delle innovazioni sociali guarda con ancora non adeguata competenza alla finanza sociale, ai social impact bond, i «titoli di solidarietà», venture capitalist, fondi di investimento che accompagnano e accelerano percorsi di innovazione, grant, debito, equity”.

Un aspetto significativo della filosofia di FOQUS è il graduale passaggio verso l’empowerment della comunità, in cui i residenti rivendicano attivamente il proprio ruolo nello sviluppo e nella gestione del progetto.

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

La visione a lungo termine del progetto, mettendo al lavoro pensiero sistemico e capacità di adattamento, mira a creare un cambiamento positivo irreversibile integrando queste esperienze nella vita quotidiana della comunità.

Sitografia

https://www.foqusnapoli.it/

https://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/il-laboratorio-della-citta-nuova/

https://www.vita.it/due-miti-da-sfatare-per-evitare-lagonia-del-terzo-settore/

https://www.secondowelfare.it/terzo-settore/filantropocene-non-solo-un-neologismo/

ABSTRACT

Renato Quaglia’s book “Il laboratorio della città nuova: FOQUS nei Quartieri Spagnoli” offers a precious case-study based on a complex educational driven urban regeneration process led in Naples. He analyses the situation in which the transformation fits in; he presents a series of methodological ideas for ‘setting up new activities and services in a highly fragile neighbourhood’ and ‘becoming a place-based community’; he criticises constructively the foundations’ calls process for distributing social investments resources in Italy, which ends up penalising the south. The lesson drawn by the book points to the unexpressed potential of social finance and the opportunity to adopt a trust-based philanthropy model, with granters acting as partners facilitating and co-designing community welfare initiatives.

 

Prestito personale

Delibera veloce

 

Clicca qui e leggi gli altri articoli della sezione “TI RACCOMANDO LA CULTURA” di LETTURE LENTE



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Contributi e agevolazioni

per le imprese