
Cambio di assetto societario nella Pelligra Italia Holding, la società vincitrice del bando per il rilancio industriale di Termini Imerese. Il gruppo italo-australiano – che fa riferimento all’imprenditore Ross Pellligra, presidente del Catania Calcio – ha sottoscritto un aumento di capitale da 10 mila a 100 mila euro e contestualmente ha fatto entrare due nuovi soci nel capitale sociale: l’azienda catanese Nicolosi Trasporti, con il 70,22% delle azioni, e la cooperativa Caec (Consorzio artigiano edile costruttori) di Comiso, con 19,78% delle quote. Praticamente adesso la Pelligra Australia Pty Ltd controlla solo il 10% della nuova impresa.
Secondo fonti consultate dal quotidiano La Sicilia, che stamattina ha anticipato la notizia, si tratterebbe di “un assetto momentaneo”. Pelligra Italia Holding, selezionata un anno fa dal ministero del ministero delle Imprese e del Made in Italy per rilanciare l’area ex Fiat di Termini Imerese, dovrebbe ricollocare 350 dipendenti ex Blutec, ma ad oggi ancora non ha iniziato né la ristrutturazione dello stabilimento né l’attività industriale, pur potendo contare su 105 milioni di fondi pubblici inseriti nell’Accordo di programma.
Circostanza questa che, unitamente al cambio di assetto societario, ha fatto scattare l’allarme: “A che gioco giochiamo?”, domanda Luigi Sunseri, deputato termitano del M5S all’Ars: “I cittadini e i lavoratori – aggiunge – hanno bisogno di chiarezza e certezze dopo tantissime prese in giro e solenni impegni puntualmente seguiti dal nulla. Non vorremmo rivivere un’altra pagina triste”. Da qui la richiesta di una seduta all’Ars alla presenza del presidente della Regione e dell’assessore alle Attività produttive: “Schifani e Tamajo – conclude il parlamentare pentastellato – vengano a riferire in Aula. Intanto, sulla vicenda ho presentato una richiesta di audizione in commissione”.
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