19 Maggio 2025
Sardegna, le misure contro lo spopolamento del territorio


  • La regione Sardegna sta affrontando il problema dello spopolamento del territorio, per cui attirare nuovi potenziali abitanti risulta piuttosto difficoltoso.
  • La Regione per il periodo 2022-2025 ha disposto diverse misure per contrastare questo fenomeno, tra cui alcuni bandi per il sostegno alle attività economiche.
  • La Sardegna è all’ultimo posto in Italia per fecondità, con meno di un figlio per ogni donna. Inoltre l’Istat ha rilevato 1.570.453 residenti nel 2023, in calo rispetto al 2022 dello 0,5%.

Bassa natalità, demografia in difficoltà e spopolamento sono fattori che coinvolgono, chi più chi meno, tutte le regioni italiane. Ma in particolare a soffrirne di più è la Sardegna, messa di fronte a criticità che hanno portato le istituzioni ad intervenire con diverse misure ad hoc.

Sono stati stanziati infatti 360 milioni di euro per gli anni 2022-2025 solamente per i Comuni con popolazione inferiore a 3000 abitanti. Il rischio di spopolamento è elevato, in una regione coinvolta dalla fuoriuscita di giovani (in altre zone del paese o all’estero) e da un calo generale delle nascite, il più elevato in Italia.

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Sardegna: bassa natalità e popolazione in calo

La bassa natalità nella regione è una delle componenti che mette più a rischio la demografia della zona, tenendo in considerazione che si contano 0,91 figli per ogni donna, mentre la media nazionale è di 1,20. Come rilevato dal recente Censimento pubblicato dall’Istat1, in riferimento ai dati del 31 dicembre 2023, è stato raggiunto un nuovo record di denatalità.

I nati infatti nel 2023 sono stati 7.242, ovvero 461 bambini in meno rispetto all’anno precedente. A livello complessivo, la popolazione ha perso 7.693 abitanti in un anno. Se per l’Italia questo problema è rilevante, per la Sardegna è ancora più critico e l’immigrazione non basta a risolvere lo spopolamento in corso.

A questo proposito, tra le misure anti spopolamento messe in campo dalla Regione2, si trova un fondo da 54.889,80 euro dedicato al 2025, per un assegno di natalità esclusivo per questa zona. Possono richiederlo i nuclei familiari (anche mono genitoriali) che si trovano in piccoli comuni (con meno di 5.000 abitanti).

Il sostegno economico è di 600 euro al mese per il primo figlio e 400 euro mensili per i figli successivi, da erogare per i primi 5 anni di vita. Va considerato che il territorio sardo è ricco di piccoli comuni, per cui effettivamente la metà della popolazione della regione vive a Sassari o a Cagliari, i centri più densamente abitati. Il Comune più piccolo, Baradili, in provincia di Oristano, conta appena 80 abitanti.

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Case a 1 euro per contrastare lo spopolamento in Sardegna

Un’iniziativa recente è quella che coinvolge il settore immobiliare nella regione. Un avviso pubblico proveniente dal Comune di Ollolai in provincia di Nuoro sta facendo il giro del web: vengono proposte case a 1 euro per contrastare lo spopolamento di un paese che conta oggi 1200 abitanti.

I nuovi proprietari di queste abitazioni devono però impegnarsi a rivalorizzare il territorio, in primis ristrutturando questi edifici a proprie spese. Si parla di circa 30 case abitative e 20 ad uso commerciale, per cui l’offerta potrebbe fare gola anche a imprenditori e partite IVA. Ma nn è tutto, perché la proposta può anche favorire lo spostamento in questo territorio di nomadi digitali.

Il Comune ha esteso la proposta anche all’affitto e selezionerà gli interessati in base al progetto di stabilizzazione in questa zona (con relativo spostamento della residenza). Il prezzo di un euro rimarrà tale per un periodo di 5 anni, per poi salire in base ai canoni della zona.

Un’iniziativa specifica3 è stata avviata per attirare in questo Comune anche cittadini dall’estero, per la precisione americani. Nel testo dell’offerta si propongono a un euro case da ristrutturare, evidenziando le bellezze della natura di questo luogo.

Lotta allo spopolamento: i bandi per le imprese

Negli ultimi anni la Regione Sardegna ha anche pubblicato specifici bandi per sostenere le imprese nel territorio. L’ultimo si è concluso il 20 aprile 2025 e consisteva in un contributo a fondo perduto per l’insediamento di nuove attività nella regione.

Il contributo ammontava a 15.000 euro per le nuove aperture e a 20.000 euro se la nuova attività si impegnava nell’assumere lavoratori comportando un effettivo incremento della popolazione.

Tra le iniziative attualmente disponibili vi è un bando per incentivi alle imprese commerciali4, con più di 35 milioni di euro per le PMI del territorio. Si parla di contributi in conto capitale per micro, piccole e medie imprese nel settore commerciale, con sede nella regione, che abbiano completato investimenti per almeno 5.000 euro finanziati da una banca.

La misura del credito è del 40% della spesa ammissibile, con contributo premiale aggiuntivo di 5.000 euro per ogni lavoratore assunto, fino ad un massimo di 15.000 euro. La domanda può essere presentata fino al 5 giugno 2025 alla piattaforma SIPES.

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