20 Maggio 2025
Newsletter n. 11 del 20 maggio 2025


Relazione al Parlamento del Presidente Busìa sull’attività Anac nel 2024

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Il Presidente dell’Anac, Giuseppe Busìa, ha tenuto stamane alle 11 alla Camera dei deputati la Relazione annuale al Parlamento dell’attività svolta dall’Autorità Anticorruzione nel 2024.

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Il mercato degli appalti pubblici in Italia

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Flessione del – 4,1% sul 2023 e del – 7,3% sul 2022 – Lavori: contrazione del -38,9%

  • Nel 2024 il valore economico complessivo degli appalti pubblici in Italia è stato di circa 271,8 miliardi di euro per un totale di 267.000 procedure di gara. Diminuisce la spesa per i lavori ed aumenta quella per servizi e forniture.
    Secondo i dati Anac, presenti nella Banca Dati dell’Autorità, il valore complessivo degli appalti di lavori, servizi e forniture di importo pari o superiore a 40.000 euro, per entrambi i settori, ordinari e speciali (gli ordinari sono: gas; elettricità; acqua; trasporti; porti e aeroporti; servizi postali; estrazione di gas e prospezione o estrazione di combustibili solidi) è stato pari a 271.849.043.161 miliardi di euro. 
    Si tratta di una flessione del – 4,1% sul 2023 e del – 7,3% sul 2022, ma anche di un aumento di circa il 46,4% sul 2020.
     
  • I settori ordinari, rispetto a quelli speciali, costituiscono il 91,9% del totale delle procedure e il 78,2% dell’importo complessivo.La flessione rispetto ai due anni precedenti è attribuita in parte al minor numero di appalti finanziati dalle risorse del Pnrr e all’entrata in vigore il 1° gennaio 2024 delle norme sulla digitalizzazione dei contratti pubblici che possono aver rallentato nei primi mesi la pubblicazione di nuovi bandi di gara che nel 2024 sono stati 267.157 (-3,6% per le forniture, -11,5% per i lavori, +10,7% per i servizi).
    Analizzando i dati per settore, il valore economico dei lavori è di 60,8 miliardi di euro, con una significativa contrazione del -38,9% sull’anno precedente. Un trend atteso, considerato che il settore lavori aveva avuto un incremento molto sostanzioso negli anni precedenti, riportandosi ora ai livelli del 2020 e 2021. Al contrario, i settori delle forniture con 116,1 miliardi di euro e dei servizi 94,9 miliardi di euro, continuano a crescere, registrando rispettivamente un aumento del +18,9% e del +10,1%, i valori più elevati mai raggiunti nella serie storica 2020-2024.

Procedure con importi rilevanti

  • Per la tipologia dei servizi si segnalano quattro procedure con importi rilevanti: un appalto di Trenitalia S.p.A. di 6,8 miliardi di euro per la manutenzione della flotta ETR1000, che coprirà ulteriori 10 anni per i treni ETR1000 Tra gli enti locali si segnala un appalto di circa 1,6 miliardi di euro per il trasporto ferroviario della Provincia Autonoma di Bolzano, uno da 1,076 miliardi di euro per il termovalorizzatore di Acerra e un appalto da 1,075 miliardi di euro per il servizio idrico della Provincia di Imperia.

Le Categorie

  • Nel 2024 l’unica categoria di appalti generali che ha registrato un aumento sia di numero che di importo sul 2023 è quella per le Opere fluviali, di difesa e di sistemazione idraulica, e di bonifica: 2.897 procedure aumentate del 24,8, per un valore di 1.253.557.610 euro, il 14,8% in più.
  • Tra gli appalti speciali si segnalano quelli per impianti termici e di condizionamento, 1.520 procedure con il 15,9% di aumento, per un valore di 425.009.893 di euro aumentati sul 2023 del 32,6%.

Prodotti farmaceutici in aumento del 37,2% per un valore di più di 40 miliardi di euro

  • Le tipologie di forniture maggiormente acquistate nel 2024 sono quelle relative ai prodotti farmaceutici che aumentano rispetto al precedente anno del 37,2% per un valore di più di 40 miliardi di euro.
  • In merito ai servizi sono quelli per l’assistenza sociale a costituire la spesa maggiore, con un aumento del +72,8% sul 2023.  Ma sono i servizi relativi a riparazione, manutenzione e servizi affini connessi a trasporti aerei, ferroviari, strade e servizi marittimi che per quest’anno fanno registrare il balzo maggiore con un +367,7%.

In ambito regionale Lazio e Lombardia sono le Regioni con i valori più alti di procedure sia in termini numerici che di valore economico.

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Scelta del contraente

  • Il 92% degli affidamenti in forma diretta, senza gara pubblica
  • In merito alla scelta del contraente gli affidamenti diretti costituiscono la modalità utilizzata nel 54,3% sul totale, in aumento del 9,3% sul 2023, con un valore del 6,1% sul totale della spesa. Questo considerando le procedure di affidamento pubbliche, bandi e inviti, con importo a base di gara pari o superiore a 40.000 euro. Considerando tutti gli appalti a partire da 5.000 euro, si arriva addirittura al 92% degli affidamenti in forma diretta, senza gara pubblica.
  • Le procedure aperte e ristrette rappresentano il metodo preferito per gli affidamenti, con un incremento dell’importo del +66,9%. Tuttavia, in termini di numerosità, rimangono predominanti gli affidamenti diretti e le procedure negoziate senza previa pubblicazione del bando, che vedono un aumento del +77,0%. In particolare, nel 2024 a livello di importo le procedure ristrette sono aumentate del +35,1%, mentre le procedure aperte hanno visto un decremento del -15,1% rispetto all’anno precedente. Anche le procedure negoziate previa pubblicazione del bando hanno registrato un calo del -29,7%, a fronte di un incremento delle procedure senza previa pubblicazione, che segnano un +15,1%.
  • Infine, a livello di numerosità, si evidenzia un notevole incremento delle procedure negoziate previa pubblicazione del bando (+154,6%) nonostante il loro decremento in termini di importo, dovuto al fatto che nel 2023, specialmente nei settori speciali, sono state effettuate gare di appalti con importi medi significativamente più alti rispetto al 2024. Seguono le procedure ristrette, che aumentano del +40,6%, mentre le procedure negoziate senza previa pubblicazione del bando e le procedure aperte registrano una flessione rispettivamente del 20,2% e del 9,3%.
     


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