26 Maggio 2025
“Serve un network tra professionisti e imprese per fare il pieno di energia alla crescita del Pil”




Marco Natali, presidente nazionale di Confprofessi

«Confprofessioni attraverso i liberi professionisti intende guidare le Pmi nel percorso di internazionalizzazione. Per farlo, ogni impresa deve poter contare sul sostegno di professionisti qualificati: noi ci impegniamo affinché le nostre aziende acquisiscano le competenze necessarie per aprirsi a nuovi mercati. Un secondo obiettivo è attrarre investimenti esteri nelle strutture italiane. Al legislatore chiediamo non solo fondi e risorse economiche, ma anche strumenti concreti di supporto: ad esempio semplificazioni per l’accreditamento all’estero, come nel Piano Mattei, e incentivi per Paesi strategici quali l’Armenia e altre aree in cui le nostre imprese possono espandersi». Lo ha dichiarato Marco Natali, presidente della Confederazione Italiana Liberi Professionisti, nel corso della terza edizione dell’Annual International Meeting, promosso da Confprofessioni e Apri International che si è svolto a Palazzo Rospigliosi a Roma.

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All’appello di Natali ha risposto Maria Elena Boschi (Iv): «L’internazionalizzazione delle Pmi è resa complessa dalle incertezze legate ai dazi americani, che spingono le imprese a cercare nuovi mercati. Per affrontare questa sfida servono professionisti preparati e un sostegno concreto del sistema Paese. In passato, con il nostro governo, abbiamo attuato garanzie pubbliche e stanziato milioni per il Piano Made in Italy, favorendo l’espansione all’estero. Fondamentale è anche difendere i nostri marchi autentici contrastando l’italian sounding».

Secondo Antonio Misiani (Pd), «la guerra commerciale lanciata dagli Stati Uniti penalizza fortemente i Paesi esportatori come l’Italia, che intrattiene scambi significativi con il mercato americano. Per tutelare le nostre Pmi, è necessario uno sforzo congiunto tra pubblico e privato volto a diversificare e difendere le quote di mercato internazionali, compensando le perdite negli Usa».

Gli obiettivi di Apri International sono stati illustrati dal vicepresidente di Confprofessioni Luigi Carunchio: «Stiamo costruendo una rete a supporto dei professionisti italiani attraverso la realizzazione di un network dove è possibile sviluppare sinergie tra tutte le attività che i professionisti stessi svolgono nell’ambito delle proprie specializzazioni e dei Paesi di riferimento dove operano per promuovere l’internazionalizzazione e l’innovazione delle imprese». Giuseppe Tripoli (Unioncamere), ha ricordato che le imprese italiane hanno visto l’export crescere del 30% in cinque anni, toccando 625 miliardi di beni e 150 miliardi di servizi.

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Stefano Ducceschi (Apri International), ha sottolineato il ruolo strategico della Zes unica del Mezzogiorno, che sarà presentata il primo luglio a Berlino, otto regioni attrattive per investimenti esteri da 24 miliardi e 32mila posti di lavoro creati.



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