
MANTOVA – Dietrofront del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sul taglio ai fondi per strade delle Province. “La riunione al Mit con il ministro Salvini è stata positiva. Un confronto molto tecnico, in cui ci siamo potuti chiarire con le strutture del Mit e del Mef, nel quale si è stabilito che nella conversione in legge del decreto Infrastrutture saranno restituite alle Province le risorse per il 2025 e 2026, pari a 350 milioni, tagliate dal Decreto Milleproroghe”.
A dichiararlo Pasquale Gandolfi, presidente dell’Unione delle Province d’Italia (Upi), al termine dell’incontro con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, tenutosi oggi per discutere il ripristino dei fondi destinati ai programmi di investimento sulla viabilità provinciale.
Gandolfi ha sottolineato la disponibilità delle Province a collaborare con il Governo per rendere più efficiente l’uso delle risorse pubbliche: “Come Upi abbiamo confermato l’impegno degli enti locali, già dimostrato attraverso i dati del nostro monitoraggio: dal 2018 al 2024 le Province hanno impegnato il 93% delle risorse assegnate e ne hanno speso l’84%. Siamo pronti a confrontarci con il ministero su qualsiasi procedura possa contribuire a migliorare ulteriormente le performance”.
Il taglio previsto ai fondi alle Province era stato deciso nella misura del 70 per cento per gli anni 2025 e 2026: per il territorio mantovano erano state assegnate risorse pari a 4.558.985 euro per le due annualità e con il taglio annunciato si sarebbero persi 3.191.290 euro che ora Palazzo di Bagno recupera.
“Il Mit guidato da Matteo Salvini, ha deciso di ripristinare i 175 milioni di euro per la manutenzione delle strade nel 2025, inizialmente rimodulati perché le Province non avevano rendicontato le spese effettuate. Le Province che sanno utilizzare i fondi a loro disposizione non devono preoccuparsi – ha sottolineato il responsabile degli Enti Locali della Lega, Stefano Locatelli.- Smentita poi, per l’ennesima volta, ogni fake news su fondi dirottati dalle province al Ponte sullo Stretto. Speriamo una volta per tutte”.
Nessun cenno, però, alle risorse per il 2026.
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