9 Giugno 2025
La Posta intende integrare le aziende rilevate


Il gigante giallo sta facendo investimenti nella tecnologia digitale e ora intende integrare nell’azienda le competenze acquisite, ha spiegato il presidente della direzione ad interim Alex Glanzmann.

La Posta vuole concentrarsi sull’integrazione delle aziende rilevate. Lo ha dichiarato il presidente della direzione ad interim Alex Glanzmann ai giornali in lingua tedesca di Tamedia, rispondendo a una domanda se il gigante giallo continuerà il suo “giro d’acquisti”.

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La Posta ha acquisito competenze e tecnologie che ora devono essere integrate nella Posta come pezzi di un puzzle, spiega Glanzmann in un’intervista pubblicata oggi. Il gruppo ha acquistato due società l’anno scorso e nessuna quest’anno.

Il CEO ad interim, carica che riveste dalla partenza del ticinese Roberto Cirillo a fine marzo, non esclude ulteriori acquisizioni “qualora si presentasse l’occasione giusta”, visto che le sfide legate alla contrazione dei ricavi persistono.

Nell’intervista Glanzmann spiega anche che investendo nella tecnologia digitale, La Posta vuole reagire al calo nella spedizione di lettere e pacchi e alla diminuzione dei pagamenti allo sportello, nonché tenere conto delle mutate esigenze della popolazione e dell’economia. Di conseguenza, il gruppo ha acquisito, tra gli altri, il fornitore di cloud Tresorit, lo specialista di piattaforme pubblicitarie digitali Livesystems e il fornitore di supporto amministrativo Klara. Queste aziende non sono state rilevate per competere con le piccole e medie imprese, ha affermato Glanzmann, aggiungendo che “abbiamo bisogno delle tecnologie per continuare a sviluppare i nostri prodotti digitali come la posta elettronica”.

Per garantire il servizio universale, La Posta è autorizzata a offrire prestazioni al di fuori del servizio pubblico, ha dichiarato il presidente della direzione ad interim. “Se ci vengono imposti limiti troppo rigidi avremo un problema serio”. Se la politica dovesse limitare il margine di manovra nel settore digitale, “allora bisognerà discutere di un cambiamento del sistema e delle sovvenzioni”, ha avvertito Glanzmann.

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Il parlamento vuole esercitare un controllo più severo sull’acquisizione di aziende da parte del gigante giallo. In base a una mozione adottata dal Consiglio degli Stati in marzo, il Consiglio federale dovrà approvare le acquisizioni che non rientrano nel mandato di prestazioni della Posta. Inoltre, i piani del gruppo dovranno essere giustificati alle commissioni parlamentari competenti.

Nella sua presa di posizione contraria alla mozione, il Consiglio federale ha ricordato le linee guida strategiche che regolano l’azienda di proprietà della Confederazione e ha sottolineato che la politica non interviene nell’attività operativa della Posta.



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