
L’Italia ha ridotto del 26% le emissioni di gas serra dal 1990, ma la strada verso la neutralità climatica resta lunga e complessa. A dirlo è un’analisi pubblicata da ClimateSeed in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che evidenzia i risultati raggiunti ma anche i ritardi strutturali. Nonostante i progressi del biennio 2022-2023, con un calo complessivo del 13,8%, trasporti, edilizia e produzione energetica restano tra i settori più critici. Serviranno oltre 1.010 miliardi di euro di investimenti entro il 2050, di cui almeno 150-180 miliardi già entro il 2030, per rispettare gli impegni del Green Deal europeo.
Decarbonizzazione: tanti sforzi, ma non ancora abbastanza
Secondo i dati ISPRA e Eurostat, l’Italia ha compiuto passi avanti grazie a energie rinnovabili, maggiore efficienza e combustibili meno impattanti, ma non è tra i Paesi considerati virtuosi. Le emissioni legate ai trasporti, per oltre il 90% da traffico su gomma, rappresentano il 28% del totale nazionale, seguite da quelle del settore energetico (21%) e residenziale (18%). La dipendenza da gas naturale e auto private pesa ancora troppo. Per questo, le risorse del PNRR e dell’Unione Europea da sole non bastano: servono fondi aggiuntivi e un cambio di passo deciso.
Le imprese al centro della rivoluzione green
In questo scenario, il ruolo delle aziende italiane è decisivo. ClimateSeed sottolinea come sia necessario che le imprese misurino la propria impronta di carbonio, pianifichino interventi concreti e coinvolgano i fornitori in strategie condivise per raggiungere la neutralità climatica in Italia. Fondamentale anche il sostegno a progetti certificati di riduzione e rimozione delle emissioni. «Lavorare oggi a strategie di decarbonizzazione – spiega Edoardo Bertin, AD di ClimateSeed Italia – non significa solo contribuire al bene collettivo, ma costruire il proprio vantaggio competitivo di domani».
Software dedicati, consulenza esperta e tecnologie accessibili anche alle PMI sono strumenti chiave per agire subito. La neutralità climatica non è più solo un obiettivo istituzionale, ma un’opportunità concreta per trasformare l’impegno ambientale in valore per le imprese.
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