15 Giugno 2025
“A rischio il lavoro quotidiano”


TORINO – Dal 1° ottobre 2025 entrerà in vigore in Piemonte il blocco alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5. La misura, pensata per migliorare la qualità dell’aria, potrebbe però mettere in difficoltà migliaia di imprese artigiane.

Il provvedimento riguarderà veicoli commerciali delle categorie N1, N2 e N3, cioè furgoni, camion e autocarri. Secondo le stime, in Piemonte oltre 290mila veicoli Euro 5 potrebbero essere coinvolti.

Confartigianato: “Deroga necessaria, servono esenzioni”

Confartigianato Torino esprime preoccupazione per l’impatto economico del blocco. “Per molti artigiani, il mezzo è una vera officina mobile”, spiega il presidente Dino De Santis. “Bloccarlo significa rallentare il lavoro, aumentare i costi e ridurre la competitività”.

L’associazione chiede una deroga, tempi più flessibili e l’introduzione di esenzioni per alcune categorie, come manutentori, impiantisti e trasportatori edili.

Le criticità del sistema Move-in

Tra le alternative disponibili, c’è il sistema Move-in, che consente una circolazione limitata tramite una black box installata sul mezzo. Ma anche questo strumento ha limiti: chi lavora ogni giorno in ambito urbano rischia di superare il tetto chilometrico in poche settimane.

Inoltre, l’installazione richiede l’intervento in officina, con tempi e costi che potrebbero pesare ulteriormente sul settore.

“Sì all’ambiente, ma con equilibrio”

“Le imprese sono pronte a fare la propria parte per l’ambiente”, conclude De Santis. “Ma è fondamentale che la transizione sia sostenibile. Servono regole più intelligenti, che distinguano tra veicoli effettivamente inquinanti e mezzi ancora efficienti, anche se Euro 5”.

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