18 Giugno 2025
Il Comune esternalizza l’asilo nido di Valtesse ricostruito con il Pnrr


Bergamo. Il prossimo settembre, dopo due anni di lavori finanziati dal Pnrr, riaprirà il nido Il Bruco Verde nel quartiere di Valtesse. Una struttura che è diventata oggetto di uno scontro tra sindacati e Comune di Bergamo in merito alla decisione dell’amministrazione di esternalizzare il servizio, secondo le rappresentanze minando la qualità dell’offerta educativa e le condizioni di lavoro del personale.

Fp Cgil, Cisl Fp e Rsu hanno espresso il loro disappunto per la scelta di affidare ad una cooperativa esterna la gestione del nido in via Biava. “Attraverso la mancata previsione di nuove assunzioni si è di fatto esclusa la possibilità di una gestione diretta”, sostengono i sindacati.

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La struttura, storicamente comunale, è stata chiusa nel 2023 per essere ristrutturata grazie a fondi del Pnrr. Il personale educativo era stato ricollocato temporaneamente in altri nidi, con l’idea che a lavori ultimati sarebbe rientrato nella sede originaria. “Oggi si scopre che così non sarà e che quella che era stata presentata come una sistemazione provvisoria è diventata definitiva – affermano le rappresentanze -. L’affidamento in appalto di un servizio così delicato ci lascia perplessi, non dimentichiamo che il personale delle cooperative è inquadrato con un contratto nazionale più povero rispetto a quello degli enti locali”.

 

 

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“I nidi comunali di Bergamo hanno rappresentato per decenni un modello di eccellenza”, riconoscono i sindacati, che tuttavia sostengono come applicare logiche economiche a un ambito sensibile come quello dei servizi all’infanzia possa risultare “miope e pericoloso”. “Siamo convinti – concludono – che la gestione diretta e pubblica sia la via più sicura per continuare a garantire servizi all’altezza”.

“La qualità ha sempre mantenuto standard elevati”, replica il Comune. Il sistema educativo 0-3 anni offerto da PalaFrizzoni comprende nidi a gestione diretta, esternalizzata e accreditati: “Attraverso un team di coordinatrici esercitiamo non solo un ruolo di verifica dell’operato dei nidi a gestione esterna, ma ne condividiamo progettualità e continuità educativa. La scelta di mantenere la stessa équipe a Borgo Santa Caterina (a Valtesse fino a due anni fa, ndr) vuole proprio garantire continuità ai bambini che stanno frequentando”.

Il Comune sostiene che durante gli ultimi incontri con i sindacati siano state presentate le modifiche al piano del fabbisogno del personale, con riferimento anche alla previsione delle cosiddette progressioni verticali per il personale educativo degli asili nido. “Le assunzioni previste per il personale nidi 2025 – precisa in una nota – non erano compatibili con le necessità dell’apertura a gestione diretta del nido di Valtesse”.

“Con le progressioni verticali – chiarisce Palazzo Frizzoni – l’amministrazione di Bergamo promuove un inquadramento giuridico del dipendente di livello superiore a quello in corso con conseguente incremento di retribuzione. Dopo l’avvio dei nuovi nidi Pnrr, le esigenze di gestione del servizio presentano un incremento di risorse economiche e di personale di notevole rilevanza, con effetti significativi sia sulla sostenibilità della spesa corrente, sia sulla potenziale capacità assunzionale”.

Di fatto l’amministrazione si è affidata ad una strategia duale, con una programmazione che in una prospettiva temporale a lungo termine utilizza sia l’appalto di servizi, sia la gestione diretta con l’assunzione di nuovo personale. “Una scelta differente – osservano dal Comune – comprometterebbe la possibilità di assumere risorse umane necessarie al funzionamento di tutti gli altri servizi”.

“Nessuna scelta attuale dell’Amministrazione è irreversibile – conclude la nota di Palazzo Frizzoni -. Potranno essere fatte modifiche nel rispetto delle esigenze di equilibrio sia di bilancio, sia di assunzione di personale. A fronte di un investimento Pnrr di oltre 11 milioni, per i servizi per l’infanzia il Comune non riceve nemmeno 1 euro da parte dello Stato”.

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