25 Giugno 2025
L’internazionalizzazione può far decollare il Sud


di Mafalda Meduri

È terminata, a Cosenza, la 34ª Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane allEstero, un evento che ha portato nella città calabrese rappresentanti di 86 Camere di Commercio provenienti da 63 nazioni. Per tre giorni, dal 21 al 23 giugno, il capoluogo bruzio è stato il fulcro del confronto sulleconomia italiana nel mondo: unoccasione unica di visibilità internazionale per il territorio.

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I numeri raccontano di una Calabria in movimento: +18% di crescita dellexport regionale nel primo semestre 2024, con la provincia di Cosenza che ha superato i 124 milioni di euro di esportazioni nel 2023. Dati che, pur evidenziando un potenziale ancora largamente inespresso, testimoniano lefficacia delle politiche di internazionalizzazione avviate negli ultimi anni.

Abbiamo incontrato il Presidente della Camera di Commercio di Cosenza Klaus Algieri che ha analizzato le opportunità e le sfide che attendono leconomia calabrese, dalla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari DOP e IGP al ruolo strategico delle relazioni internazionali per colmare il divario competitivo. In buona sostanza, i temi cruciali dellinnovazione tecnologica, della sostenibilità e dellattrazione di investimenti, delineando una roadmap per rendere la Calabria sempre più competitiva sui mercati globali.

La 34ª Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane allEstero a Cosenza. Che valore strategico ha avuto per il territorio calabrese ospitare un evento di questa portata in termini di posizionamento internazionale?

Per Cosenza e per la Calabria, è unoccasione unica: per tre giorni la città è diventata il centro del dialogo economico globale, con 86 Camere di Commercio italiane allestero provenienti da 63 Nazioni: a Cosenza, lItalia che vince. È stata unopportunità per raccontare una Calabria diversa, autentica, una Calabria straordinaria, pronta a competere nel Mediterraneo e oltre.

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Da anni la Camera di Commercio di Cosenza promuove politiche attive per linternazionalizzazione delle imprese locali. Quali sono i risultati raggiunti e le criticità ancora da superare?

I dati confermano lefficacia delle azioni avviate: la Calabria ha registrato un +18% di crescita dellexport nel primo semestre 2024, mentre la provincia di Cosenza ha superato i 124 milioni di euro di export nel 2023 (+6,2%). Nonostante ciò, il peso sullexport nazionale resta limitato (0,2%), segno di un potenziale ancora largamente inespresso. Le sfide riguardano il rafforzamento dimensionale delle imprese, la digitalizzazione e laccesso ai mercati internazionali.

Cosa ci dice dellattuale livello di propensione allexport delle imprese calabresi e cosentine?

Lexport è in crescita, ma ancora al di sotto delle potenzialità del territorio. La struttura produttiva locale, composta prevalentemente da micro e piccole imprese, limita la capacitàdi espansione autonoma. Tuttavia, lintervento della Camera di Commercio e dei suoi partner – tra cui Promos Italia e le Camere di Commercio – sta contribuendo ad accrescere la cultura dellinternazionalizzazione e ad avviare un cambio di passo strutturale.

Quali comparti produttivi mostrano le performance più interessanti sui mercati esteri?

I comparti di punta sono rappresentati dai prodotti agroalimentari DOP e IGP – come olio extravergine, caciocavallo silano, liquirizia, bergamotto, cipolla di Tropea e vini locali – e dallartigianato tipico calabrese (ceramica, tessile, legno, oreficeria). Il Made in Calabria, la qualità, lidentità territoriale e la sostenibilità sono i nostri tratti distintivi che incontrano lapprezzamento dei mercati esteri.

In che modo strumenti come Promos Italia, la rete delle Camere di Commercio italiane allestero e il supporto di Assocamerestero stanno contribuendo a rafforzare il tessuto economico locale e ad aprire nuovi sbocchi per le PMI del Sud?

La Convention ne è una concreta dimostrazione: questi strumenti sono un ponte diretto con i mercati internazionali, facilitando incontri B2B, percorsi di accompagnamento e occasioni di visibilità per le PMI. La grande rete delle Camere di commercio e di Promos Italia, in particolare, sostiene le imprese nellorientamento, promozione e accesso ai mercati esteri. Il legame con le comunità italiane nel mondo rappresenta un ulteriore canale di valorizzazione delle eccellenze del Sud.

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Il Mezzogiorno ha un potenziale enorme ma troppo spesso ancora inespresso. Quale ruolo possono giocare le relazioni internazionali per ridurre il divario competitivo rispetto ad altre aree del Paese?

Non sono daccordo, non credo sia inespresso. Molte volte ci raccontano in maniera diversa, ma anche noi ci raccontiamo in maniera diversa. Le relazioni internazionali possono essere tuttavia decisive per attivare flussi di investimento, scambi culturali e partenariati. Iniziative come il “turismo delle radici”, che si rivolge agli 80 milioni di discendenti italiani nel mondo, hanno un potenziale economico stimato intorno ai 200 miliardi di euro. La proiezione internazionale del Mezzogiorno può quindi rappresentare una leva concreta per colmare il divario Nord-Sud.

Lattuale contesto geopolitico internazionale è segnato da conflitti, instabilità energetiche e nuove polarizzazioni economiche. Che effetti sta producendo – o potrebbe produrre – sulle dinamiche di export per le imprese italiane, e in particolare quelle del Sud?

In un contesto globale instabile, le imprese del Sud rischiano di essere maggiormente esposte. Tuttavia, è proprio per questo che dobbiamo promuovere questo tipo di eventi come la Convention Mondiale, per abituare le PMI ai mercati esteri, rafforzando le capacità di resilienza e di adattamento, investendo su digitalizzazione, sostenibilità e cooperazione internazionale. La rete delle Camere di commercio può rappresentare uno strumento strategico per navigare lincertezza globale, offrendo supporto mirato e conoscenza dei mercati. Oltre i confini segnati dai dazi, esiste un mondo intero.

Parliamo di attrazione di investimenti e delle azioni messe in campo dalla Camera di Commercio di Cosenza per rendere il territorio più competitivo e “aperto” allimpresa globale

La Camera di Commercio lavora su tre assi strategici: innovazione, tradizione e sostenibilità. Ha avviato progetti come il Cosenza Open Incubator (COI), promuove il trasferimento tecnologico in collaborazione con lUniversità della Calabria e sostiene la digitalizzazione delle PMI. In parallelo, valorizza il “Made in Calabria” e sviluppa filiere sostenibili per attrarre investimenti di qualità, anche tramite il nostro partner Promos Italia.

Se dovesse tracciare una roadmap dei prossimi tre anni per leconomia calabrese, su quali leve punterebbe: infrastrutture, capitale umano, innovazione, export o qualcosaltro?

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Litinerario è stato già tracciato. È stata tracciata la prospettiva che va nella direzione giusta, che si fonda sullintegrazione tra innovazione – digitale e tecnologica, come nel caso dellintelligenza artificiale, che trova nellUniversità della Calabria uno dei poli di ricerca e sviluppo più avanzati e dinamici del Paese – e valorizzazione della tradizione, attraverso lautenticità e la qualità dei prodotti locali, e la sostenibilità a 360 gradi. A queste si affianca una visione orientata allapertura internazionale e al rafforzamento delle reti tra istituzioni, imprese e comunità italiane allestero, con un obiettivo chiaro: rendere la Calabria un territorio competitivo, attrattivo e connesso al mondo. Come già affermato: a Cosenza, lItalia che vince.



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