26 Giugno 2025
Confprofessioni, IA Etica e transizione digitale: soluzioni e valori


Dal riconoscimento delle proposte sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro all’intervento nel dibattito parlamentare sul disegno di legge nazionale, fino all’impegno etico sancito con la firma della Rome Call for AI Ethics: così Confprofessioni rilancia il proprio ruolo nella transizione digitale e tecnologica.


di Miriam Minopoli, Confprofessioni

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Lo scorso 17 giugno, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato il report finale della consultazione pubblica sulle Linee guida per l’implementazione dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro. L’iniziativa, che ha coinvolto oltre 100 stakeholder tra enti pubblici, parti sociali, imprese, università ed esperti del settore, aveva l’obiettivo di raccogliere proposte e osservazioni per costruire un documento realmente operativo, etico e inclusivo, a sostegno della transizione digitale.

Consultazione sulle Linee guida IA: accolte le proposte di Confprofessioni

Tra i protagonisti del confronto anche Confprofessioni, che ha presentato un pacchetto di proposte concrete in tema di digitalizzazione degli studi professionali e sviluppo delle competenze tecnologiche nei liberi professionisti. Tra le misure confederali recepite nel documento finale: l’estensione dei crediti d’imposta previsti dai piani Transizione 4.0 e 5.0, contributi a fondo perduto per l’acquisto di strumenti tecnologici, e voucher per la formazione digitale destinati sia ai professionisti sia ai loro collaboratori.

Il report del Ministero ha accolto numerosi spunti, sottolineando l’importanza di un approccio antropocentricoall’adozione dell’IA, della coerenza con i riferimenti normativi europei, e dell’inclusione di PMI, lavoratori autonomi e professionisti nel processo di trasformazione digitale.

Un focus particolare è stato dedicato alla formazione continua, ambito in cui Confprofessioni ha ribadito il ruolo strategico dei fondi interprofessionali come Fondoprofessioni. Le proposte includono: incentivare la formazione a distanza accessibile anche fuori dall’orario lavorativo; sviluppare percorsi di adaptive learning e virtual coaching; sostenere iniziative per il reskilling e l’upskilling mirati, utili a colmare gap generazionali e tecnologici.

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Confprofessioni in Parlamento: una IA etica al servizio delle libere professioni

Da tempo Confprofessioni lavora per governare in modo consapevole l’impatto dell’IA sulle libere professioni e sul mercato del lavoro, puntando su formazione, responsabilità e trasparenza.

Nel corso del dibattito parlamentare sul disegno di legge italiano per l’intelligenza artificiale, che mira ad armonizzare il quadro normativo nazionale con l’AI Act europeo, Confprofessioni è infatti più volte intervenuta per sottolineare come la tecnologia rappresenti un’opportunità di crescita per le attività professionali, a patto che ne vengano gestiti i rischi con strumenti adeguati.

Particolare attenzione deve essere rivolta al rapporto fiduciario che lega i professionisti ai propri clienti, elemento ritenuto essenziale e oggi potenzialmente esposto a distorsioni dovute all’utilizzo non trasparente dei dati generati artificialmente. L’intelligenza artificiale, secondo la Confederazione, tocca in modo diretto la personalità della prestazione professionale, richiedendo massima trasparenza per evitare abusi e frodi.

Il settore degli studi professionali è tra i più interessati da questo cambiamento, sia per quanto riguarda la natura delle prestazioni offerte, sia per l’organizzazione interna e la gestione degli studi stessi. In quest’ottica, Confprofessioni evidenzia l’urgenza di rafforzare l’infrastruttura tecnologica, potenziare la formazione e attivare politiche di sostegno alla crescita dimensionale delle piccole realtà professionali, affinché possano affrontare con maggiore solidità la transizione digitale.

Rome Call for AI Ethics: l’adesione di Confprofessioni per un’innovazione responsabile

L’impegno di Confprofessioni per un’IA etica e antropocentrica, si è concretizzato anche nell’adesione alla Rome Call for AI Ethics, firmata il 12 novembre 2024. Con questa sottoscrizione, la Confederazione è diventata la prima organizzazione italiana di categoria a sostenere ufficialmente i principi etici promossi dalla Pontificia Accademia per la Vita e dalla Fondazione RenAIssance, insieme a istituzioni globali, aziende tecnologiche e rappresentanti di tredici grandi religioni.

Il documento, già condiviso da Microsoft, IBM, Cisco, la FAO e il Governo italiano, promuove un uso dell’intelligenza artificiale giusto, trasparente e rispettoso della dignità umana.

Per Confprofessioni, l’adozione dell’intelligenza artificiale non trasforma solo le competenze e i processi operativi, ma tocca l’identità stessa del professionista. In questa prospettiva, l’adesione alla Rome Call rappresenta un impegno concreto a orientare l’innovazione tecnologica nel segno della responsabilità sociale.

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