26 Giugno 2025
Estate, caldo e condizionatori: guida alle detrazioni tra tagli, bonus e nuovi vincoli fiscali


Con l’arrivo dell’estate e delle prime ondate di calore, cresce la corsa all’acquisto di condizionatori d’aria, spesso nuovi di zecca o sostitutivi di vecchi impianti ormai inefficaci. Ma pochi sanno che, almeno sulla carta, esistono ancora margini di risparmio fiscale. Il condizionatore, infatti, può rientrare in alcune forme di agevolazione che vanno dal 36% al 50% della spesa sostenuta, ma le novità introdotte nel 2025 ne hanno limitato portata e platea dei beneficiari.

Le due strade: ristrutturazione o efficienza

Oggi i contribuenti possono percorrere due strade per ottenere uno sconto fiscale: il bonus ristrutturazioni o l’ecobonus. Entrambe le opzioni offrono detrazioni fiscali spalmate in dieci anni, ma con condizioni e requisiti differenti. Nel primo caso, il bonus ristrutturazioni prevede una detrazione del 50% fino a un tetto massimo di 96.000 euro, ma solo per immobili residenziali. Il condizionatore deve essere dotato di pompa di calore, anche non ad alta efficienza. Tuttavia, se l’impianto è destinato a un immobile diverso dalla prima casa, la detrazione scende al 36%. Nel secondo caso, l’ecobonus si applica solo in caso di sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza, nel rispetto dei parametri tecnici stabiliti dal decreto interministeriale del 6 agosto 2020. Anche qui la detrazione è fissata al 50%, ma con un tetto massimo di 30.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

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Addio al superbonus, tagli alle detrazioni

Il 2025 segna la definitiva uscita di scena del superbonus, salvo per i cantieri avviati entro il 15 ottobre 2024. A farne le spese sono anche le detrazioni ordinarie: se nel 2024 la soglia del 50% era facilmente raggiungibile, oggi in molti casi si scende al 36%, soprattutto per immobili in affitto o seconde case. Ad esempio, se un locatore installa un condizionatore a beneficio del proprio inquilino, vedrà l’agevolazione ridotta di 14 punti percentuali rispetto allo scorso anno.

Bonus mobili, un’occasione collaterale

Un’ulteriore possibilità arriva dal bonus mobili, attivabile se l’installazione del condizionatore è parte di una manutenzione straordinaria legata al bonus ristrutturazioni. L’acquisto deve avvenire con bonifico parlante e rispettare i requisiti generali dei bonus edilizi. L’ecobonus, però, non è cumulabile con il bonus mobili.

I nuovi vincoli e i contribuenti penalizzati

Chi supera i 75.000 euro di reddito annuo dovrà fare i conti anche con i nuovi tetti agli oneri detraibili, introdotti con le recenti riforme fiscali. Inoltre, per chi opta per l’ecobonus, è obbligatoria la comunicazione all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori, pena la decadenza del beneficio.

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