
Una misura eccezionale per fronteggiare la crisi pandemica, trasformata nel tempo in uno dei provvedimenti più impattanti della storia economica italiana. Il Superbonus 110% e il Bonus facciate 90% tornano al centro del dibattito con una nuova analisi tecnica pubblicata dal Dipartimento delle Finanze del MEF, che ne misura gli effetti macroeconomici sull’edilizia residenziale tra il 2020 e il 2023.
Secondo lo studio, firmato dagli economisti Carlo Cignarella e Paolo D’Imperio, i due principali incentivi edilizi hanno generato investimenti aggiuntivi per circa 116 miliardi di euro, a fronte di una spesa pubblica totale di 186 miliardi, pari a 9 punti percentuali del Pil italiano. L’analisi utilizza il metodo del “controllo sintetico”, una tecnica comparativa che mette a confronto l’andamento dell’Italia con quello di un gruppo di paesi europei simili, al fine di stimare quanto degli investimenti effettuati sia effettivamente riconducibile agli incentivi.
Il dato chiave riguarda il cosiddetto “peso morto” degli incentivi, ovvero la quota di investimenti che sarebbe stata comunque realizzata anche in assenza delle agevolazioni fiscali: secondo la stima del Mef, si tratta di circa 70 miliardi di euro, pari al 38% della spesa complessiva. In altre parole, quella parte della spesa pubblica non ha prodotto investimenti realmente “nuovi”, ma ha sostituito risorse private che sarebbero state comunque impiegate.
Lo studio del Mef si inserisce in un filone di ricerche avviato anche da altre istituzioni: la Banca d’Italia ha stimato il peso morto al 27%, mentre secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) sarebbe pari al 33%. La misura di inefficienza fiscale oscillerebbe quindi, secondo le analisi disponibili, tra un quarto e quasi la metà della spesa pubblica totale impiegata.
Il documento non si concentra solo sui numeri assoluti, ma contribuisce al dibattito sulla valutazione dell’efficacia degli strumenti fiscali nel settore edilizio. La scelta di un’aliquota al 110% e la possibilità di cessione del credito, combinata con la mancanza di limiti di spesa iniziali, ha reso il Superbonus una misura unica nel panorama europeo.
Secondo dati aggiornati, il costo complessivo dei bonus edilizi ha raggiunto i 220 miliardi di euro, a fronte di previsioni iniziali di 71 miliardi. Tuttavia, lo studio del Mef non entra nel merito delle dinamiche previsionali, ma si concentra sulla misurazione dell’impatto economico e dell’effettiva capacità degli incentivi di stimolare nuova domanda.
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