28 Giugno 2025
Misurare il livello di innovazione delle imprese: come funziona Prospects 5.0


Le imprese europee potranno valutare il proprio grado di maturità 5.0, cioè quanto le imprese sono in grado di applicare il modello di Industria 5.0 e sono realmente sostenibili, resilienti e umanocentriche.  Questo grazie ad un nuovo strumento europeo, sviluppato nell’ambito della ricerca finanziata Horizon 2020 dai partner del progetto Prospects 5.0. Ecco in cosa consiste.

Come funziona Prospects 5.0

Quattordici realtà internazionali tra cui tre italiane: NSBproject che ha il ruolo di valorizzare e disseminare i risultati in tutta Europa, l’Università di Modena e Reggio e B.Braun Avitum, caso studio, l’unico italiano, nell’applicazione di soluzioni industria 5.0. Ideato dal team dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore) e co-progettato con i partner industriali di Prospects 5.0., lo strumento, l’Industry 5.0 Assessment Framework, consente di autovalutare – attraverso 28 indicatori – l’allineamento strategico e operativo di un’impresa ai tre pilastri dell’Industria 5.0: centralità della persona, resilienza e sostenibilità.

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Non un rating calato dall’alto, ma una mappa personalizzata, costruita per aiutare le aziende a orientarsi nel percorso di trasformazione. Un passaggio fondamentale per rendere concreta una visione che, fino a ieri, rischiava di restare solo un esercizio teorico.

La sperimentazione in corso

Il framework è attualmente in fase di validazione in 14 imprese pilota, casi di eccellenza selezionati in tutta Europa. L’unico caso italiano è lo stabilimento di B. Braun Avitum Italy a Mirandola per la produzione di dispositivi medici. Qui, la collaborazione tra persone e robot (i cobot) è un esempio concreto di come la tecnologia possa aumentare l’efficienza e la qualità del lavoro, senza snaturarne il valore umano, favorendo la resilienza e la riduzione degli impatti.

A partire dal 2026, lo strumento di misurazione sarà accessibile a tutte le imprese europee – grandi, medie e piccole – tramite una piattaforma digitale che fornirà non solo la valutazione, ma anche suggerimenti e risorse per progredire: formazione, consulenza, supporto organizzativo. Il nostro ruolo, come NSBproject, sarà quello di accompagnare questa diffusione su scala europea, valorizzando i risultati del progetto coinvolgendo imprese in tutta Europa.

Prospects 5.0, i dati sulle industrie europee

Ma quanto è matura oggi l’industria europea rispetto ai valori 5.0?

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Secondo un recente studio pubblicato dalla Commissione Europea[1]:
– Solo il 7,1% dei lavoratori europei riceve formazione continua.
– Solo il 5,5% delle imprese è attiva in tecnologie low-carbon o circolari.
– Meno del 25% delle PMI europee utilizza sistemi avanzati di simulazione o digital twin.

Innovazione delle imprese italiane: il ruolo di Transizione 5.0

In Italia, emerge un buon livello di maturità tecnologica, ma ancora troppi ritardi su temi cruciali come il benessere dei lavoratori, l’inclusione e la diversità. La politica degli incentivi industria 5.0 in Italia rappresentata dal Piano Transizione 5.0, infatti, si concentra sui ritorni in termini di efficienza energetica e non considera il fattore tempo strettamente connesso alla dimensione aziendale. Ne consegue che ad attingere ai fondi finiscono per essere solo grandi imprese, che hanno già messo a budget investimenti 5.0. a prescindere. Sicché molta parte dell’industria italiana anziché anticipare i tempi e nel dubbio di fare investimenti che poi risultino inefficaci agli obiettivi incentivati dal governo, potrebbe scegliere di attendere a fare investimenti in attesa che la trasformazione venga imposta per legge.

La transizione green vista dal mondo delle aziende, soprattutto delle PMI, rappresenta ancora tutt’oggi un onere più che un vantaggio concreto ed immediato: le premialità del mercato non sono ancora né chiare né impattanti sul business; a tutto questo va aggiunto un livello quasi paradossale di procedure burocratiche che, in una fase di congiuntura economica negativa, va a disincentivare ulteriormente gli investimenti delle aziende. Se, infatti, Industria 4.0 è stata un indubbio successo anche per motivi di procedure molto snelle (una sola perizia giurata al momento dell’interconnessione del bene) e, a fronte di un beneficio immediato a livello produttivo (macchinari nuovi e altamente performanti), nel caso di Transizione 5.0 sono previste ben 5 perizie tecniche da parte di Ingegneri e fiscalisti, a fronte di un ritorno dell’investimento decisamente più a medio termine, in quanto fortemente legato più al risparmio energetico che al miglioramento dell’efficienza produttiva del processo. Il risultato impietoso è sotto gli occhi di tutti, dei 6 miliardi previsti per il biennio 24-25 ad oggi meno di 1/6 delle risorse sono state prenotate e/o concesse, un vero e proprio flop.

 L’assenza di una visione certa e condivisa sulla trasformazione 5.0 rischia dunque di compromettere la competitività dell’industria italiana che rimanda ancora gli investimenti in innovazione. La sfida per le politiche industriali è passare da una concezione di Industria 5.0 ancora troppo ancorata alla dimensione tecnologica a una visione integrata, dove tecnologia, persone e sostenibilità concorrono insieme alla competitività. Misurare questa evoluzione è il primo passo per renderla possibile.

Prospects 5.0: la piattaforma

Prospects 5.0 ne è la dimostrazione concreta. l’Europa della transizione 5.0 non è più un’intenzione. È un processo in corso, misurabile, replicabile, e sempre più accessibile. Il modo per dotarsi di una road map sarà dunque offerta dalla piattaforma europea che Prospects 5.0 dal 2026 metterà a disposizione di tutte le realtà produttive che vorranno misurare il proprio percorso verso l’adozione di tecnologie, processi e competenze che favoriscano la human centricity, così come sviluppare l’efficienza energetica, la resilienza.

Il processo di validazione del framework di misurazione proseguirà lungo tutto il 2025, coinvolgendo imprese di diversi settori e Paesi. Questa fase è fondamentale per tarare correttamente gli indicatori, verificarne l’applicabilità in contesti industriali eterogenei e costruire uno strumento utile, efficace e replicabile. L’obiettivo non è solo tecnico, ma anche strategico: misurare la transizione 5.0 in modo condiviso significa porre le basi per politiche industriali più coerenti e strumenti di accompagnamento più efficaci. Le imprese interessate possono già candidarsi per partecipare a questa fase, contribuendo attivamente allo sviluppo del modello e ottenendo una diagnosi avanzata della propria maturità 5.0. Il progetto rappresenta anche un’occasione di confronto internazionale e di ingresso in una rete europea di realtà pioniere nel cambiamento.

L’obiettivo: una comunità 5.0

Per partecipare attivamente alla transizione 5.0 e accedere agli strumenti che saranno messi a disposizione nei prossimi mesi, è possibile unirsi alla Community 5.0 del progetto Prospects. Il progetto Prospects 5.0 non si limita a misurare: costruisce una comunità.

Oltre ai casi industriali pilota, sono coinvolti più di 20 network europei che collaborano nella definizione di raccomandazioni politiche, strumenti di policy e strategie di trasferimento tecnologico e una Wiki 5.0 in continuo aggiornamento, da cui operatori e imprese possono attingere, dati, casi, ricerche, soluzioni applicative. Il progetto si concluderà nel 2026, ma già oggi getta le basi per un’infrastruttura comune di accompagnamento alla trasformazione.

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_ Note


[1] https://research-and-innovation.ec.europa.eu/document/bfe1beb8-dd42-4f9e-8d14-205242f8d538_en “Pilot scoping study for indicators of industrial research, innovation and technologies in the field of Industry 5.0” sviluppato da PPMI (parte del Gruppo Verian) sulla base di dati raccolti tra il dicembre 2022 e l’agosto 2024 e pubblicato il 10 febbraio 2025.



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