Professionisti umbri studiano il Correttivo Ter Codice Crisi d’impresa

Commercialisti e avvocati uniti contro la crisi d’impresa

Commercialisti e avvocati della provincia di Perugia hanno avviato un percorso formativo congiunto per analizzare il decreto legislativo 136/2024, noto come “Correttivo Ter”, che modifica e integra il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. L’iniziativa, promossa dagli Ordini professionali delle due categorie, ha previsto incontri in presenza e online con l’obiettivo di dotare i professionisti degli strumenti necessari per affrontare le situazioni di difficoltà economico-finanziaria delle imprese, in un contesto territoriale che presenta segnali di allarme preoccupanti.

L’approfondimento normativo si è svolto sotto la direzione scientifica del professor Antonio Caiafa e si è articolato in quattro webinar e tre sessioni conclusive tenutesi a Perugia il 27 e 28 giugno. Gli incontri hanno visto il contributo di docenti universitari, giudici e professionisti esperti nel diritto concorsuale e commerciale, con l’intento di fornire una visione tecnica e aggiornata della normativa.

Il “Correttivo Ter” rappresenta l’ultimo intervento su una disciplina introdotta nel 2017 e successivamente modificata per rispondere a criticità normative e contingenze economiche, come la pandemia. Le modifiche più recenti puntano a correggere errori materiali, risolvere ambiguità interpretative e rendere più coerente l’insieme delle norme, ponendo particolare attenzione all’individuazione precoce delle crisi aziendali e alla continuità delle attività produttive.

Nel corso delle giornate formative, è stato evidenziato come il nuovo decreto rafforzi gli strumenti di allerta e anticipazione della crisi, incentivando la prevenzione piuttosto che l’intervento tardivo. Viene potenziata la composizione negoziata, intesa come strumento per facilitare il dialogo tra debitori e creditori e favorire soluzioni condivise prima che si arrivi all’insolvenza conclamata. Il decreto interviene anche sulla regolamentazione del concordato preventivo, modifica i rapporti con il sistema bancario e introduce misure specifiche per i gruppi d’impresa, riconoscendo la necessità di strumenti coordinati per affrontare crisi che coinvolgono più società collegate.

L’iniziativa è nata dalla consapevolezza che, soprattutto in regioni economicamente fragili come l’Umbria, i professionisti abbiano un ruolo fondamentale nel fornire supporto concreto alle imprese in difficoltà. Il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Perugia, Enrico Guarducci, ha richiamato i dati economici regionali, sottolineando un andamento negativo nel rapporto tra nuove aperture di partita Iva e cessazioni, con un saldo costantemente in rosso. Una tendenza che impone attenzione e capacità di intercettare i segnali di crisi prima che si aggravino.

Il ciclo formativo è stato concepito come occasione di confronto tra competenze diverse ma complementari. I promotori hanno ribadito l’importanza dell’approccio multidisciplinare, in grado di offrire soluzioni più efficaci a una normativa sempre più articolata e a scenari imprenditoriali complessi. Anche l’Ordine degli avvocati di Perugia, rappresentato dal presidente Carlo Orlando, ha rimarcato la centralità di momenti di aggiornamento congiunto per affrontare al meglio tematiche che coinvolgono non solo imprese, ma anche famiglie e persone fisiche gravemente indebitate.

Un’attenzione specifica è stata riservata alle procedure per il sovraindebitamento, contenute anch’esse nel Codice della crisi d’impresa. Secondo le analisi richiamate nel corso degli incontri, cresce il numero di nuclei familiari in condizioni economiche estreme, e i professionisti sono chiamati a intervenire anche in questi ambiti, applicando strumenti adeguati a tutelare chi si trova in situazioni di povertà assoluta.

Il “Correttivo Ter” riconosce dunque la necessità di garantire la prosecuzione delle attività imprenditoriali ove possibile, anche attraverso misure protettive e cautelari. Le modifiche introdotte cercano di rafforzare l’operatività delle norme esistenti, rendendole più funzionali alla gestione ordinata delle situazioni di squilibrio economico, in un’ottica di conservazione del tessuto produttivo e occupazionale.

Le venti ore complessive di aggiornamento si sono quindi rivelate un’occasione concreta per analizzare le novità legislative e acquisire strumenti pratici per affrontare la crisi in modo strutturato. Un impegno che, nelle intenzioni degli organizzatori, non si esaurisce con il ciclo appena concluso ma costituisce un primo passo per una formazione continua e condivisa tra professionisti, capace di rispondere con efficacia alle sfide attuali del sistema economico.