4 Luglio 2025
Dalla manifattura all’innovazione: “Marche competitive e attrattive”


Un “ecosistema” competitivo, innovativo e accogliente. E per questo “attrattivo”. È quanto emerge dalla ricerca “Marche: imprese, opportunità, talento, qualità della vita“, condotta da Confindustria Ancona in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e Regione. Obiettivo: individuare i fattori distintivi che rendono il territorio sempre più attrattivo per investitori, imprese e giovani talenti. Dieci indicatori chiave evidenziano i punti di forza di una regione prima in Italia per incidenza delle attività manifatturiere sul totale delle imprese attive (12,1% contro una media dell’8,6%) e per quota di occupati nel settore (31,5% rispetto al 20,4% nazionale). Un primato che conferma la vocazione produttiva della regione, seconda anche per numero di imprese manifatturiere ogni mille abitanti. Situate al centro del Paese, le Marche offrono un sistema produttivo diversificato, fondato su vari distretti e filiere (meccanica, nautica, mobile, tessile, calzaturiero, alimentare, farmaceutica), ed eccellono sul fronte dell’innovazione. Il tasso di disoccupazione è inferiore di un punto e mezzo alla media italiana, mentre la percentuale di laureati tra 25 e 39 anni è la più alta del Paese.

Altri punti di forza sono la qualità della vita, il minore tasso di criminalità e la forza del terzo settore. Per Diego Mingarelli, presidente di Confindustria Ancona, “attrarre e trattenere tecnologie, investimenti e talenti oggi è la sfida cruciale. La ricerca dimostra che le Marche hanno tutte le carte in regola per competere a livello nazionale e internazionale”. Per Mingarelli, bisogna puntare su innovazione e sostenibilità, e “valorizzare quanto abbiamo di buono rispetto alla continua sottolineatura delle criticità. Abbiamo già diversi progetti in cantiere, nati proprio per dare seguito agli spunti emersi da questa ricerca: iniziative strategiche che affrontano temi cruciali come il rientro dei talenti, il welfare aziendale e l’economia del bene comune”.

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Sul tema della “autoconsapevolezza” positiva interviene anche Gian Luca Gregori, rettore della Politecnica delle Marche: “Non bisogna lanciare messaggi come ‘le cose vanno male’ o ‘i giovani vanno via’. Non è vero, e se lo si dice chi investirà più qui? Invece venendo nelle Marche si hanno vantaggi e opportunità. La regione ha una grande attrattività internazionale”. Ne è convinto anche il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, che sottolinea la forza manufatturiera delle Marche: “Siamo una delle regioni più avanzate da tale punto di vista, e restiamo all’avanguardia per innovazione, ricerca e alta tecnologia. Siamo anche una regione che investe. Il sogno è uscire dalla fase di transizione, perché noi non siamo una regione di transizione”.



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