4 Luglio 2025
Milano, indagine su corruzione e turbativa d’asta in lavori per quattro carceri tra Lombardia e Veneto


La procura di Milano ha avviato un’inchiesta per corruzione che coinvolge un ingegnere del provveditorato regionale per la Lombardia, responsabile della progettazione e della direzione dei lavori per alcune strutture penitenziarie. Le indagini puntano a chiarire presunte irregolarità nelle gare d’appalto relative a quattro carceri situate tra Lombardia e Veneto. La guardia di finanza sta eseguendo perquisizioni su scala nazionale e raccolta documentale presso uffici e abitazioni di vari indagati.

Gli ambiti di inchiesta e le figure coinvolte

L’indagine mira a chiarire il coinvolgimento di professionisti e funzionari all’interno del provveditorato regionale per la Lombardia, dipartimento per l’amministrazione penitenziaria. Al centro ci sono tre persone indagate: un ex funzionario del provveditorato, l’ingegnere addetto alla progettazione e alla direzione dei lavori, e il rappresentante legale di una ditta che avrebbe ottenuto appalti attraverso pratiche illecite. Le accuse principali contestate sono turbativa d’asta, corruzione e falso ideologico.

Presunti favori e lavori sotto inchiesta

Secondo quanto emerso, l’ingegnere avrebbe favorito alcune imprese in cambio di compensi non dichiarati. Sono al vaglio dei pm lavori di ristrutturazione, adeguamento e ampliamento di quattro penitenziari. Le strutture coinvolte si trovano in Lombardia e Veneto, aree dove il provveditorato ha competenza diretta per i lavori pubblici legati al sistema carcerario.

Le perquisizioni e le attivitĂ  della guardia di finanza

Il nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano sta conducendo numerose perquisizioni in diverse regioni d’Italia. Gli interventi riguardano sedi operative e dimore private degli indagati, con l’obiettivo di trovare documenti, supporti informatici e altro materiale utile a ricostruire la rete di relazioni e gli scambi di denaro sospetti.

Le operazioni sono parte di una fase avanzata dell’inchiesta e riflettono la complessità della vicenda. Gli agenti hanno già acquisito documentazione significativa nelle sedi del provveditorato, dove si presume siano conservati atti relativi alle gare d’appalto e alle loro eventuali anomalie.

Gli sviluppi legali e l’ambito territoriale dell’inchiesta

Le indagini sono coordinate dai pubblici ministeri Giovanna Cavalleri e Giancarla Serafini, specializzate in reati contro la pubblica amministrazione. Il fascicolo si concentra su fatti accaduti di recente, anche se le verifiche su appalti e affidamenti potrebbero riguardare un arco temporale piĂą vasto. La natura delle accuse porta a ipotizzare la presenza di un sistema clientelare e di scambi di favori fra pubblico e privato.

L’interesse della procura punta non solo a identificare i responsabili diretti ma anche a evidenziare eventuali falle nelle procedure di controllo e vigilanza all’interno del provveditorato regionale. In particolare si accerta come sono stati affidati incarichi di rilievo tecnico e se ci sono stati favoritismi a scapito della trasparenza. Le aree coinvolte, Lombardia e Veneto, hanno in passato già registrato episodi simili nel settore degli appalti pubblici.

Possibili sviluppi futuri

La vicenda resta aperta a sviluppi, con sospetti che potranno estendersi ad altri soggetti o servizi. Gli esiti delle perquisizioni potrebbero determinare nuovi capi di imputazione o ampliamenti del quadro investigativo. La procura mantiene l’attività con attenzione e riserbo, monitorando ogni passo delle indagini nelle prossime settimane.



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