
L’incontro di Bari del 10 luglio 2025 segna una tappa cruciale per il tessuto produttivo pugliese: Intesa Sanpaolo e Confindustria hanno confermato, davanti a centinaia di imprenditori, un nuovo accordo quadriennale che mette a disposizione 9 miliardi di euro per le imprese regionali, all’interno di un plafond nazionale da 200 miliardi valido fino al 2028. Le risorse sosterranno progetti di investimento ad alto contenuto tecnologico, l’adozione di modelli produttivi legati alla Transizione 5.0, l’Intelligenza Artificiale, le Life Sciences e l’economia circolare, integrando i fondi PNRR e sfruttando le opportunità della ZES Unica del Mezzogiorno.
Alla presenza del presidente regionale Sergio Fontana e della direttrice territoriale Alessandra Modenese, la banca e l’associazione hanno ribadito che l’obiettivo è spingere la competitività pugliese sui mercati internazionali rafforzando aerospazio, manifattura “4A + Pharma”, turismo e logistica. Il Sud, indicato come primo beneficiario del ciclo di road-show, riceverà complessivamente 40 miliardi: la Puglia, con 19.475 imprese manifatturiere e 130 mila addetti, è destinata a recitare un ruolo-chiave grazie a un export già oltre 8,2 miliardi di euro nel 2024.
Fontana ha parlato di “una stagione di crescita concreta” che «rafforzerà la struttura economica pugliese come motore d’innovazione nel Sud», mentre Modenese ha sottolineato la “straordinaria capacità delle imprese di integrare la sostenibilità ESG nei modelli di business”, un requisito che Intesa Sanpaolo intende premiare con soluzioni finanziarie dedicate. ANSA.it
Le misure annunciate includono linee di credito agevolate per nuovi insediamenti produttivi, ammodernamento impianti, efficienza energetica, formazione hi-tech e un Piano per l’Abitare Sostenibile volto ad attrarre talenti. Grazie alla ZES Unica, gli investimenti godranno di iter autorizzativi più snelli e incentivi fiscali, rendendo il territorio ancora più attrattivo per filiere a elevato valore aggiunto, dall’aerospazio alla robotica. Intesa Sanpaolo Group
L’accordo rinnova così una collaborazione avviata nel 2009: in quindici anni il binomio banca-industria ha mobilitato oltre 450 miliardi di credito a sostegno di decine di migliaia di imprese italiane, dimostrando che l’unione fra finanza e rappresentanza industriale può produrre leve decisive per la crescita inclusiva e digitale del Paese.
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(foto fornita da Ufficio stampa Intesa Sanpaolo in allegato al comunicato)
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